Era in volo solo da tre minuti, il velivolo viaggiava a 256 chilometri orari a quota 1'631 metri
Il velivolo era pilotato dal suo proprietario, un ricco immobiliarista romeno. A bordo anche la moglie e il figlio. Si presume che gli altri cinque passeggeri, fra cui si trovava un bambino, fossero degli amici della famiglia.
MILANO - È precipitato in Via 8 ottobre 2001. Oggi intorno alle 13 il velivolo si è schiantato a 156 chilometri orari contro una palazzina. Trasportava otto persone, di cui un bambino, che hanno tutte perso la vita. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo sta raccogliendo informazioni sull'accaduto e alcuni dettagli emergono già.
È un Pilatus Pc-12, un aereo executive progettato e prodotto dall'azienda svizzera Pilatus Aircraft. Secondo le informazioni raccolte dal Corriere della Sera, era arrivato da Bucarest all'aeroporto di Milano Linate il 30 settembre. Oggi alle 12:52 è uscito dal terminale di Linate Sea Prime, per piazzarsi sulla pista di decollo numero 36. E alle 13:04 è decollato. La destinazione prevista era Olbia, in Sardegna.
Ma mentre sorvolava le case di San Donato Milanese, stando a dei testimoni, il motore ha mostrato dei problemi. Alle 13:07, l'aereo si trovava a quota 1'631 metri e procedeva spedito a 293 chilometri orari. In pochi secondi la distanza dal suolo è diminuita e la velocità aumentata. Poco prima delle 13:08 viene registrato l'ultimo segnale. Sembrerebbe che il pilota, secondo i tracciati preliminari dell'inchiesta, abbia cercato di tenere in quota l'aereo, fallendo.
Il velivolo era di proprietà di un ricco immobiliarista romeno, proprietario di una grande quantità di edifici che aveva ceduto negli anni a grandi catene commerciali, come gli ipermercati Metro e Real. Partner di Ion Tiriac, il suo patrimonio è stimato attorno ai tre miliardi di euro che lo rendeva tra gli uomini più ricchi della Romania, Paese dove era tornato dopo il 1989 dopo aver trascorso molti anni in Germania per sfuggire dal regime di Nicolae Ceausescu. Secondo quanto riferito dalla stampa romena, stava raggiungendo con la sua famiglia Olbia, dove possedeva una villa e dove ad attenderlo c'era la madre, di 98 anni. L'aereo era stato acquistato nel 2015.
Con lui viaggiavano la moglie di 65 anni e il figlio di 30. Si presume che le altre cinque persone che si trovavano a bordo, tra cui un bambino, fossero degli amici di famiglia. L'Agenzia regionale emergenza urgenza ha comunicato che è in corso l'identificazione delle salme.