Sono stati identificati due casi nel paese africano, attualmente non esistono vaccini per limitare la diffusione
Il tasso di mortalità varia tra il 24 e l'88% a seconda delle possibilità di trattamento. L'OMS sta monitorando l'evoluzione della situazione.
ACCRA - Due casi mortali del virus Marburg sono stati identificati in Ghana, è la prima volta che la malattia, molto simile all’ebola, è stata rilevata nella nazione africana. All’inizio del mese, i campioni di sangue di due persone nella regione meridionale di Ashanti sono risultati positivi al virus. L'Istituto medico Pasteur in Senegal ha in seguito confermato il risultato dei test. «Questa è la prima volta che nel paese viene segnalata la presenza del virus», ha affermato il capo del Ghana Health Service (GHS) Patrick Kuma-Aboagye.
Nessuna cura - Non esistono cure o vaccini per Marburg, un virus letale quasi quanto l’ebola. I sintomi includono febbre alta, malessere, dolori muscolari oltre a emorragie interne e gastrointestinali. «Il tasso di letalità è intorno al 50%, ma può variare tra il 24 e l’88% in base alla gestione terapeutica del caso e dal ceppo virale» riferisce l’Istituto Superiore di Sanità italiano.
Intanto è scattata la quarantena per novantotto persone che hanno avuto contatti con i due pazienti infetti. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato il primo focolaio del Ghana. «Le autorità sanitarie hanno risposto rapidamente, ottenendo un vantaggio per prepararsi a un possibile focolaio», ha affermato il dottor Matshidiso Moeti, direttore regionale dell'OMS per l'Africa. «Questo è un bene perché senza un'azione immediata e decisa Marburg può facilmente sfuggire di mano. L'Oms è sul campo a supporto delle autorità sanitarie e ora che l'epidemia è stata dichiarata, stiamo raccogliendo più risorse per la risposta».
I precedenti - L'OMS ha affermato che la Guinea aveva confermato un singolo caso in un focolaio dichiarato chiuso nel settembre 2021. Precedenti focolai e casi sporadici di Marburg in Africa sono stati segnalati in Angola, Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Sud Africa e Uganda, secondo l'OMS. Il virus Marburg può diffondersi da animali infetti, compresi i pipistrelli.
«Si consiglia quindi alla popolazione di evitare le grotte abitate da colonie di pipistrelli e di cuocere accuratamente tutti i prodotti a base di carne prima del consumo», hanno consigliato le autorità sanitarie del Ghana.