Il presidente americano attacca Zelensky e lancia una frecciatina al suo precedessore
WASHINGTON - Donald Trump va all'attacco contro Zelensky, accusandolo, dopo il no alla sua proposta per avviare la pace (una bozza che, secondo gli ucraini, avrebbe comportato una sorta di colonizzazione americana), di rendere difficili i negoziati. Per contro, è convinto che sarebbe stato facile convincere Putin a non attaccare l'Ucraina tre anni fa.
«Ha partecipato a riunioni per tre anni, ma non ha ottenuto nulla», ha dichiarato Trump in un'intervista con la sua rete Fox News a Washington, parlando del suo omologo ucraino. «Rende molto difficile raggiungere un accordo, e vedete cosa è successo al suo paese».
È stata, ha proseguito, la Russia a far partire il conflitto. «Gli ucraini sono stati attaccati da qualcuno che è molto più grande e molto più forte, il che è una cosa terribile e che non si dovrebbe fare», ha detto Trump nell'intervista, parlando di un attacco immotivato.
Infine, lancia una frecciatina al suo predecessore Biden e agli stati europei. «Si sarebbe potuto facilmente convincere Putin a non attaccare», ha detto infatti, sostenendo che l'ex presidente statunitense e Zelensky hanno usato le parole sbagliate, mentre gli stati europei non hanno fatto nulla per tre anni.