Avverrà in occasione del vertice Ocse a Vienna dal 23 al 24 febbraio: è la prima volta dall'inizio della guerra in Ucraina
VIENNA - Giovedì prossimo, per la prima volta dall'inizio delle ostilità in Ucraina, una delegazione ufficiale russa potrebbe arrivare in un Paese europeo senza incorrere in sanzioni: si tratta della delegazione della Duma attesa al vertice dell'assemblea parlamentare dell'Osce che si terrà a Vienna dal 23 al 24 febbraio.
Visti a 15 parlamentari russi - L'Austria, che ospita la sede dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e della sua relativa assemblea parlamentare, ha concesso i visti a 15 parlamentari russi, tutti soggetti a sanzioni Ue, tra cui Pyotr Tolstoj, vicepresidente della Duma nonché pronipote del celebre scrittore. I 15 deputati sono stati iscritti nell'elenco delle sanzioni Ue dopo il loro voto a favore dell'annessione dei quattro territori ucraini di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia.
La decisione dell'Assemblea parlamentare è in controtendenza con la scelta presa invece per la ministeriale Osce, il vertice di alto più livello dell'organizzazione, che si è tenuto a dicembre in Polonia e che ha visto invece Varsavia negare l'ingresso al ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa, Serghei Lavrov.
Le parole di Vienna e la reazione di Kiev - Dalla cancelleria austriaca fanno sapere che la concessione del visto è obbligata dal cosiddetto "headquarter agreement", la lista di doveri stilata tra un Paese ospitante ed il quartier generale di un organizzazione diplomatica.
Da Kiev la reazione è immediata: l'Ucraina non parteciperà fa sapere la portavoce del partito del presidente, Yevhenia Kravchuk, che sottolinea come la "delegazione ucraina verrà a Vienna ma senza partecipare a nessun evento ufficiale".