La controversa ministra dell'Interno aveva attaccato i vertici della polizia per non aver represso con durezza i raduni pro-Palestina
LONDRA - Il premier conservatore britannico di Rishi Sunak ha annunciato un rimpasto di governo formalizzando in particolare il siluramento della sua controversa ministra dell'Interno, Suella Braverman, falco della destra Tory più oltranzista.
Braverman si è resa protagonista fra l'altro nei giorni scorsi di un inedito attacco a mezzo stampa ai vertici della polizia, da lei accusati di non reprimere a sufficienza gli eccessi attribuiti a frange di partecipanti degli imponenti raduni di protesta filo-palestinesi svoltisi nel Regno Unito per invocare il cessate il fuoco israeliano sulla Striscia di Gaza.
Braverman - già al centro di polemiche per la sua retorica durissima sull'immigrazione, assimilata a «un'invasione», o ancora per aver liquidato la condizione dei senzatetto come una «inaccettabile scelta di vita» - ha scritto nel fine settimana un articolo per il Times, non autorizzato da Downing Street nella versione pubblicata, in cui ha imputato alle forze dell'ordine presunti doppi standard di trattamento: più duro nei confronti delle proteste di piazza di naziskin e ultradestra "aggressiva", più soft nei riguardi di quelle che ella stessa ha bollato come «le orde pro Palestina».
Parole che hanno suscitato reazioni di sdegno fra le opposizioni, ma anche fra diversi esponenti della maggioranza Tory e nei sindacati di polizia. E a cui sabato hanno fatto seguito le violenze provocate contro gli agenti da qualche centinaio di attivisti dell'estrema destra nazionalista inglese: convocati in piazza a Londra dal tribuno islamofobo Tommy Robinson in una contromanifestazione minore - sbandierata come "anti Hamas" - in risposta all'oceanico ultimo dei cortei filo-palestinesi: corteo record che ha raccolto svariate centinaia di migliaia di partecipanti e che - al contrario della "contromanifestazione" - si è svolto alla fine in larghissima parte senza incidenti significativi.