Il presidente francese accusa il Cremlino. Keir Starmer: «Nessuno stop alle sanzioni»
PARIGI - «Noi non consentiremo che passi alcuna delle ricostruzioni o delle contro-verità spinte dalla Russia, come si è visto in questi ultimi giorni durante le discussioni di Riad sul Mar Nero dove Mosca con discorsi o comunicati ha completamente reinventato quanto successo negli ultimi tre anni»: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, accusando la Russia di «fingere» di negoziare.
«Ci sono negoziati di pace? È difficile concludere che ce ne sono quando queste discussioni hanno portato a 3 comunicati in cui si dicono 3 cose diverse: un comunicato americano-ucraino, uno americano-russo e uno russo diverso dal precedente».
«Noi - ha continuato Macron - vogliamo avere un messaggio chiaro: continueremo a sostenere a breve termine il popolo e l'esercito ucraino. È una necessità, per evitare il progetto della Russia: fingere di aprire dei negoziati per scoraggiare l'avversario e intensificare gli attacchi».
«Nessuno stop alle sanzioni»
«Non è ancora il momento di revocare le sanzioni» contro la Russia per la guerra in Ucraina. Lo ha ribadito oggi il premier britannico Keir Starmer dopo il vertice di Parigi, rivolgendosi ai media con al fianco il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e lasciando il meeting assieme a lui.
Starmer ha poi rivendicato il sostegno dei Paesi della cosiddetta 'coalizione dei volenterosi' «in un momento cruciale». Un sostegno destinato a proseguire «per tutto il tempo necessario", ha insistito, dopo gli aiuti assicurati "in tre anni di guerra». Nel confermare il suo no a un alleggerimento delle sanzioni anti-Mosca, condiviso all'unanimità dai leader riuniti oggi a Parigi secondo le parole del presidente francese Emmanuel Macron, Starmer ha poi aggiunto che «semmai si deve fare il contrario»: ossia rafforzarle.
«Abbiamo assolutamente chiaro - ha quindi proseguito il premier britannico con Zelensky accanto - che la Russia sta cercando di rinviare e fare giochetti» sugli accordi di cessate il fuoco messi sul tavolo dall'amministrazione Usa di Donald Trump. Starmer e Macron si sono formalmente attribuiti la co-leadership politica a due della 'coalizione dei volenterosi', stando a quanto dichiarato oggi dall'inquilino dell'Eliseo.