La causa è un mix di fattori: il maltempo, Omicron e la crisi logistica
Una tendenza che si riscontra anche in Australia
NEW YORK/CANBERRA - Il boom di casi di Covid causati dalla variante Omicron e il maltempo, uniti alla crisi nella catena di approvvigionamento, stanno mettono in grave difficoltà i supermercati americani ed australiani, dove i consumatori nelle ultime settimane vedono sempre più scaffali vuoti.
Ad esempio negli States, le carenze sono diffuse a livello nazionale e hanno un impatto su prodotti come la carne, ma anche su beni confezionati come i cereali.
I generi alimentari Usa in genere hanno dal 5% al 10% dei loro articoli esauriti in un dato momento, mentre ora secondo il Ceo della Consumer Brands Association Geoff Freeman il tasso di indisponibilità si aggira intorno al 15%. Parte del problema, per gli esperti, è dovuto anche alle tendenze pandemiche che non sono mai diminuite e sono ora esacerbate da Omicron: gli americani mangiano a casa più del solito, soprattutto perché gli uffici e alcune scuole rimangono chiusi.
Le famiglie americane mediamente hanno speso 144 dollari a settimana al supermercato l'anno scorso, stando alle stime di FMI, un'organizzazione commerciale per generi alimentari e produttori di cibo. Numeri in calo rispetto al picco di 161 dollari nel 2020, ma ancora molto al di sopra dei 113,50 spesi nel 2019.