La banca centrale ha confermato inoltre tre tagli dei tassi di interesse per quest'anno.
NEW YORK - La Fed lascia i tassi di interesse invariati. Il costo del denaro resta fermo in una forchetta fra il 5,25% e il 5,50%, ai massimi da 23 anni.
«I recenti indicatori suggeriscono che l'attività economica si sta espandendo a una velocità solida. L'inflazione è rallentata nell'ultimo anno ma resta elevata», si legge nel comunicato finale della riunione dove si precisa che l'outlook economico «è incerto e la Fed continuerà a fare attenzione ai rischi di inflazione».
«La Fed non ritiene appropriato ridurre i tassi fino a quando non avrà maggiore fiducia sul fatto che l'inflazione si muova in modo sostanziale verso il 2%», aggiunge il comunicato, mettendo in evidenza che la Fed continuerà a monitorare le implicazioni che arrivano dai dati economici ed è pronta ad aggiustare la rotta se dovessero emergere rischi che potrebbero impedire il raggiungimento del doppio obiettivo della massima occupazione e della stabilità dei prezzi.
La Banca centrale degli Stati Uniti prevede tre tagli del costo del denaro, per un totale di 765 punti base, nel 2024, secondo quanto emerge dalle dot-plot, le tabella allegate alla decisione di politica monetaria.
Secondo le previsioni della Fed il Pil americano crescerà del 2,1% quest'anno e del 2,0% nel 2025 e nel 2026. Il tasso di disoccupazione è stimato al 4% quest'anno e al 4,1% nel 2025 (4% nel 2026). L'inflazione nel 2024 si attesterà al 2,4%, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e al 2,0% nel 2026. Il tasso core nell'inflazione sarà al 2,6% quest'anno per poi calare nel 2025 e nel 2026.
Powell: «Appropriato tagliare i tassi a un certo punto quest'anno» - Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell, definendo l'inflazione ancora troppo elevata. «Continueremo a decidere riunione per riunione», ha aggiunto Powell.
«Riteniamo che la nostra politica» sui tassi sia «probabilmente al picco di questo ciclo di strette», ha affermato Powell, ribadendo l'impegno della Fed a riportare l'inflazione al 2%.
«Se tagliamo troppo presto potremmo vedere l'inflazione rialzare la testa, se tagliamo troppo tardi potremmo danneggiare» l'economia, ha spiegato Powell. «Ci sono rischi da tutte e due le parti», ha messo in evidenza.