È la conclusione di uno studio. «I governi europei possono scegliere in base alle necessità quanto spendere senza temere catastrofi»
MONACO - Investire di più nella spesa militare potrebbe avere un effetto positivo sull'economia europea. Lo dice un'analisi dell'Istituto di Economia Mondiale di Kiel, che sarà presentata venerdì durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco. In cifre, sostiene che se gli Stati dell'UE non investissero solo il 2% del loro PIL in difesa, ma il 3,5%, la performance economica potrebbe aumentare tra lo 0,9% e l'1,5%,.
Secondo l'autore dello studio, in questo modo i paesi europei potrebbero decidere quanto investire nelle spese militari senza dover temere una catastrofe economica. Non è nemmeno necessario che aumentino le imposte. Il tema è di attualità da quando c'è il conflitto in Ucraina.
«Se i governi europei agiscono correttamente, possono contenere i costi della corsa agli armamenti», afferma il professore della London School of Economics (LSE) Ethan Ilzetzki. A suo avviso, piuttosto che ricorrere a un innalzamento delle imposte sarebbe meglio prendere a prestito i soldi e fare in modo che la maggior parte di essi resti in Europa.