L'assicurazione ha chiarito la controversia sulle aziende assicurate per epidemia, ma non per pandemia
ZURIGO - L'epidemia di coronavirus costerà circa 750 milioni di dollari all'assicuratore Zurich sino alla fine del 2020: lo afferma il presidente della direzione Mario Greco, aggiungendo che a pesare - in particolar modo in Europa - sono i costi dei mancati guadagni delle imprese.
«A livello finanziario siamo comunque preparati a far fronte a catastrofi di questo tipo», afferma il dirigente 60enne in un'intervista pubblicata dal Blick. È anche una questione di attenta analisi dei rischi: «non assicureremmo mai grandi eventi quali i Giochi olimpici».
Greco prende anche posizione sul controverso tema delle aziende assicurate per il caso di epidemia, ma non di pandemia: questa distinzione concerne quasi solo la Svizzera, perché altrove i rischi del virus non sono coperti, sostiene. Il numero uno di Zurich sottolinea comunque che il 90% delle ditte attive nella ristorazione nella zona di Zurigo che hanno una assicurazione epidemia vedranno i danni rimborsati, mentre le altre saranno indennizzate attraverso il fondo di solidarietà dell'assicuratore.
Venerdì l'ombudsman del settore aveva pubblicato una perizia secondo cui le assicurazioni contro le epidemie devono farsi carico dei danni imputabili al Covid-19. GastroSuisse aveva preso atto con soddisfazione della notizia, chiedendo un miglioramento del sostegno da parte degli assicuratori e facendo esplicito riferimento a Zurich.
Da parte sua Greco fa sapere che la sua società intende mostrarsi flessibile riguardo al pagamento dei premi. «Se necessario faremo slittare i termini di pagamento, anche per i locatari di stabili», spiega. Non vengono inoltre inviati solleciti, né saranno avviati procedimenti esecutivi, precisa il manager.