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SVIZZERA / ECUADORPetrolio in Amazzonia, diverse banche svizzere criticate

12.08.20 - 10:21
Gli istituti sono citati in un rapporto pubblicato oggi dalle organizzazioni ambientaliste Stand.earth e Amazon Watch
KEYSTONE
Un rapporto critica diverse banche svizzere per il finanziamento all'estrazione di petrolio nell'Amazzonia ecuadoriana.
Un rapporto critica diverse banche svizzere per il finanziamento all'estrazione di petrolio nell'Amazzonia ecuadoriana.
Fonte Ats
Petrolio in Amazzonia, diverse banche svizzere criticate
Gli istituti sono citati in un rapporto pubblicato oggi dalle organizzazioni ambientaliste Stand.earth e Amazon Watch

ZURIGO - Diverse banche svizzere, francesi e olandesi finanziano l'estrazione di petrolio dall'Amazzonia ecuadoriana, con effetti nefasti che comprendono maree nere, violazioni dei diritti umani dei popoli autoctoni e accelerazione del riscaldamento climatico.

È l'accusa lanciata da un rapporto pubblicato oggi dalle organizzazioni ambientaliste americane Stand.earth e Amazon Watch e di cui dà notizia in Svizzera un comunicato firmato da varie organizzazioni, fra cui Greenpeace e Associazione per i popoli minacciati.

Fra gli istituti elvetici citati si trovano i nomi di UBS, Credit Suisse e delle filiali ginevrine di banche internazionali. Stando alla ricerca complessivamente le banche dal 2008 avrebbero fornito finanziamenti per un totale di 10 miliardi di dollari (circa 9 miliardi di franchi al cambio attuale), che hanno portato all'estrazione di 155 milioni di barili di petrolio destinati alle raffinerie americane.

I rappresentanti di diverse associazioni hanno fra l'altro consegnato oggi il rapporto ("European Banks Financing Trade of Controversial Amazon Oil to the U.S.") alla sede di Credit Suisse a Zurigo.

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