L'offerta bancaria è molto richiesta dai rifugiati nel nostro paese. Non mancano le difficoltà linguistiche
ZURIGO - Sono milioni i cittadini ucraini che negli ultimi due mesi sono stati costretti a fuggire dalla guerra. E sono almeno 45'000 quelli che hanno trovato rifugio in Svizzera, dove hanno ottenuto lo statuto di protezione S. Uno statuto che permette loro non soltanto di restare temporaneamente nel nostro paese e d'intraprendere un'attività lavorativa, ma anche di aprire un conto bancario presso un istituto bancario elvetico. Una possibilità, quest'ultima, molto sfruttata, secondo quanto riferito da Nau.ch.
Molto richiesta è l'offerta di Credit Suisse, come conferma la stessa banca contattata dal portale d'oltre San Gottardo. Il secondo istituto bancario elvetico propone ai rifugiati ucraini una serie di servizi gratuiti. «Il numero di nuovi conti è a quattro cifre» afferma un portavoce.
Ma l'interesse si fa sentire anche presso altre banche, quali - per esempio - la Berner Kantonalbank, dove «durante il mese di aprile la domanda è notevolmente aumentata». La richiesta è invece più bassa presso la Zürcher Kantonalbank e Raiffeisen.
La barriera linguistica - L'apertura di un conto bancario elvetico non è comunque sempre facile. In diversi casi istituto e cliente sono infatti confrontati con la barriera linguistica. Una situazione che può causare dei ritardi, come spiega ancora il portavoce di Credit Suisse. Proprio per fare fronte a eventuali difficoltà di comunicazione, Raiffeisen ha per esempio realizzato un volantino in lingua ucraina che contiene le principali informazioni relative all'apertura del conto.