Roberto Badaracco, municipale di Lugano a capo del Dicastero cultura, sport ed eventi
La collega socialista Cristina Zanini ha espresso il suo personale parere sulla problematica Foce e sull'adiacente Parco Ciani sostenendo che, in sintesi, non sono luoghi adatti agli eventi. Nella mia veste di responsabile degli Eventi cittadini mi permetto di non condividere tale approccio che giudico esagerato. Questi luoghi appartengono ai cittadini e devono essere messi a loro disposizione per i momenti di svago e del tempo libero, come si fa d’altronde in tutte le città del mondo.
La Foce rinaturata è uno dei luoghi più suggestivi di Lugano. Grazie a Lugano Marittima l'anno scorso è stata visitata da quasi 200'000 persone e ha potuto essere apprezzata da tutti, giovani e meno giovani, per la sua naturale bellezza. Il successo di questa iniziativa - non si tratta di un evento - consiste nella valorizzazione di un comparto della città che, soprattutto in serata quando la gente smette di lavorare, invita a vivere in maniera differente. Ogni persona può godersi le calde serate estive sorseggiando una bevanda o un drink lungo il fiume, affacciati sul lago. Poco tempo fa questo era impossibile.
Tutto ciò dimostra il bisogno della popolazione di nuovi spazi d'aggregazione, spesso anticonvenzionali, ma con un forte contatto con la natura e il lago. Luoghi già cari ai luganesi e proposti in una nuova ottica, tale da farli vedere con occhi diversi, facendo di essi dei punti d’incontro, delle “nuove piazze” anche durante il resto dell’anno.
Lugano ha fame di contatti e relazioni umane, un valore aggiunto per ogni comunità e sinonimo di qualità di vita per i propri abitanti. Non si può volerla silenziosa e sempre ferma tutto l’anno!
Nel 2019 alla Foce non vi sono mai stati problemi di ordine pubblico, a comprova del fatto che lasciare sostanzialmente morta un'area così attrattiva durante la sera, come oggi, produce maggiori problemi che reale tranquillità. Il tema degli accessi al lago è un altro tema fondamentale cui il Municipio darà risposte concrete a brevissimo.
La collega si lamenta anche delle iniziative consolidate da anni al Parco Ciani, in particolare al Boschetto e alla Darsena, affermando che compromettono la quiete dell'oasi verde. Niente di più sbagliato, semmai il contrario. Tramite un bilanciamento di proposte non troppo invasive, ma attente al contesto in cui si svolgono, si vuole far conoscere a un pubblico più ampio questa oasi che altrimenti rimarrebbe poco frequentata.
A mio parere è profondamente sbagliato pensare di lasciare inaccessibili determinate aree della città a una tipologia di attività che persegue lo scambio e la condivisione di emozioni fra persone. Tra l'altro momenti che piacciono molto perché immersi in un contesto di verde e di natura. Allargare la città e far scoprire ai cittadini e ai turisti nuovi luoghi, spesso di bellezza ineguagliabile, tramite l’organizzazione di eventi rappresenta una opportunità eccezionale.
Quando invece non si propone nulla, si producono situazioni come quelle della Foce che un'iniziativa come Lugano Marittima, pandemia permettendo, avrebbe sicuramente scongiurato. Per tutti questi motivi, come Dicastero, ci impegneremo per proporre soluzioni adeguate e comunque gestibili, anche in tempo di Covid, in grado di far ritornare la Foce quel luogo di svago e di aggregazione ordinata che tutti amano.