Matteo Muschietti
Siamo all’inizio di luglio, il mese più bello dell’anno. Le giornate molto calde invitano la gente a svegliarsi presto al mattino.
Le fronde degli alberi sono cullate dai refoli di brezza e si muovono lentamente ai prima raggi del sole che maestoso nasce sopra il monte Bisbino. Il cielo al mattino è ceruleo, solo per poche ore, perché più tardi le nubi che avanzano dalla Pianura Padana lo offuscano mettendo un cappello di afa e calore.
L’apertura del giorno è il momento più bello nel Mendrisiotto, per osservare il volo radente delle rondini che sono ancora presenti in colonie abbastanza numerose. Con il loro garrire solcano l’aria con il becco aperto alla ricerca del cibo a base di moscerini e zanzare. Meno numerosi sono i rondoni che ricordo quando ero bambino volavano a cerchio sopra la torre campanaria di Coldrerio in modo festoso.
Malgrado che le attività agricole siano in diminuzione esistono ancora luoghi dove le rondini nidificano e trovano un habitat conforme alle loro esigenze. Vedere un gruppo di rondini volteggiare nel cielo con i loro garriti è sempre un momento bello e che ci fa riflettere. Vuol dire che la vita pulsa e che esiste ancora spazio per l’avifauna. Vuol dire che esistono ancora posti dove questi uccelli possono passare la primavera e l’estate nel nostro distretto.
Normalmente nidificano presso le stalle, ma oggi si sono adattate e nidificano nei nuclei vecchi e sotto i portici di quelle abitazioni costruite negli anni ’50-’60 in stile lombardo.
Una di queste mattine alzatevi presto, volgete lo sguardo al cielo e osservate le rondini che disegnano i loro voli irregolari e radenti, riempiendo l’aria di garriti di gioia. Per voi sarà un momento importante perché rivivrete i giorni della vostra infanzia. Educate i vostri figli alla scoperta di cosa propone la natura in questi mesi di luglio e agosto, per far si che possano trasmettere in futuro, a chi verrà dopo di noi, le gioie e le bellezze che la natura ci propone in questo periodo.