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MASSIMO BARTOLINILugano: popolazione e turisti in ostaggio di Zelensky e Cassis

20.06.22 - 11:51
Massimo Bartolini, Verdi liberali Ticino
foto Verdi Liberali
Marco Bartolini
Marco Bartolini
Lugano: popolazione e turisti in ostaggio di Zelensky e Cassis
Massimo Bartolini, Verdi liberali Ticino

LUGANO - Ormai ci siamo mancano circa 2 settimane e poi Lugano sarà in ostaggio, si perché dal 4 al 5 luglio, senza calcolare i giorni di preparazione e smontaggio, a Lugano si terrà il congresso per la ricostruzione dell’Ucraina, anche se il nome corretto sarebbe “per la spartizione della ricostruzione dell’Ucraina”.

In queste settimane le notizie arrivano frammentarie, forse per destare meno fastidio, ma i veri fastidi saranno a carico di turisti, popolazione e lavoratori, dato che la zona del lungolago sarà chiusa al traffico per 1 settimana, per poter svolgere anche gli Harley Days, ma almeno questi portano turismo ed indotto. Visti i nomi dei presenti, si parla di Draghi, Macron, Scholz, Johnson, Von der Leyen, Simonetta Sommaruga e il nostro Cassis e delle varie entità come ONU, NATO, BCE, Banca Mondiale e tutti quelli che hanno interessi economici verso l’Ucraina, le misure di sicurezza saranno imponenti. Si andrà dal divieto di sorvolo del Cantone, alla chiusura di strade, della Foce, alla cancellazione del Villaggio Family al Palazzo dei Congressi, al divieto di navigazione, di pesca e balneazione del Golfo di Lugano, alla chiusura di Lugano Marittima e vero similmente alla chiusura totale del Parco Ciani. Poi sorgeranno postazioni militari in vetta al Brè e al Monte Bar, nella speranza che non vengano chiusi totalmente ai visitatori.

Qualche settimana fa a Davos si è svolto il WEF, dove si è parlato piu di Ucraina che di clima, la domanda mi sorge spontanea, Ma non si poteva organizzare, prolungando di 2 giorni il WEF, tutto in un posto unico, riducendo costi, fastidi, inquinamento, visto che erano già presente tutti i dispositivi di sicurezza ed organizzativi? Ma le problematiche di una Lugano in ostaggio, si ripercuoteranno su tutta la viabilità Cantonale, già sotto pressione ogni giorno, la visita di Pompeo non ha insegnato niente, qualcuno ha parlato di richiesta ai lavoratori di home office, richiesta ridicola. Qualcuno ha parlato anche di vantaggi a livello turistico, che sinceramente non esistono, in quanto gli alberghi sarebbero stati pieni comunque, e anzi hanno dovuto cancellare riservazioni di clientela abituale eil turista sarebbe stato molto piu libero di scorrazzare ovunque in città, non vedo neanche vantaggi per i commerci.

Ennesima dimostrazione che la politica vive in una bolla di una realtà tutta sua, dove i problemi sono degli altri, i sacrifici li devono fare altri. Insomma questo congresso andava spostato, non è il momento storico, non è la stagione e non è nemmeno la location. Qualcun dovrebbe spiegare a Cassis che non stà facendo un favore alla popolazione, ai commercianti e al turismo.

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