Lo scritto non rappresenta il vissuto dell'autore, ma è una considerazione sociale raccontata con lo sguardo di un portatore di handicap
Credo proprio che il Natale sia la festività più attesa dell’intero anno, anche se si è dimenticato il suo vero significato. Oramai i regali e cenoni la fanno da padrona, dedicando anima e cuore all’ambito materialismo.
Il Natale, del resto, arriva sempre puntuale come ogni anno, tutti lo aspettiamo con ansia e orgoglio, certo perché in quel periodo siamo tutti più buoni, più altruisti e persino più empatici, insomma, in quegli ambiti giorni, siamo delle persone meravigliose.
Come ogni anno io, dal basso della mia carrozzella, rimango costantemente stupito da tanta ipocrisia, ho tanti propositi per l’anno che verrà e come sempre quasi nessuno dei miei desideri verrà esaudito.
Quanta violenza sono costretto a subire durante tutto l’anno, queste barriere architettoniche che si presentano ogni metro durante le mie camminate senza gambe sono, per me, dei veri e propri impedimenti, per non parlare degli uffici pubblici che ormai sono diventati dei tabù da varcare.
Ho difficoltà nell’esprimermi e per questo vengo isolato nella mia quotidiana solitudine.
Quanto mi piacciono quei politici delle più svariate sponde, che si riempiono la bocca di promesse, fatte a noi diversi, che coscienziosamente sanno di non poter mantenere, ed esposte rigorosamente prima di ogni elezione.
Eppure nella mia vita ho sempre contribuito da buon cittadino, ho sempre aderito ai miei doveri, mentre adesso vengo trattato come quella biancheria sporca che rimane nella cesta per giorni e giorni finché non arriva qualche altro panno uguale a me per lavarmi nel programma corretto della lavatrice di ultima generazione.
Sono così stanco e ferito da questi soprusi, ho voglia di fare una vita normale come i cosiddetti normodotati, del resto diventare questo uomo inutile non è stata una mia scelta, qualcuno mi ha fatto diventare così.
Adesso devo tornare a prendere le medicine che servono per la mia sopravvivenza con la speranza di passare in sereno e rigoglioso Natale, anche se purtroppo, non credo più a Babbo Natale.