Lega dei Ticinesi
In merito all’adozione, da parte del Consiglio federale, degli “elementi chiave di un mandato negoziale con l’UE”, la Lega dei Ticinesi non può che esprimere il proprio totale disappunto.
A due anni dall’interruzione delle trattative con Bruxelles, il CF propone di fatto una ribollita dello sconcio accordo quadro istituzionale, che venne affossato nel maggio 2021 per paura di una sonora bocciatura popolare.
Negli “elementi chiave” presentati dal CF figurano infatti ancora tutti i "no-go": la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto UE, la sottomissione ai giudici stranieri (della Corte europea di giustizia), la direttiva europea sulla cittadinanza. Traduzione: svendita della sovranità svizzera, dell'indipendenza e dei diritti popolari.
Con in più (novità) la prospettiva di rendere costanti ed automatici i contributi miliardari di coesione all'UE.
In pratica si prospetta un accordo quadro istituzionale 2.0, ma ancora più costoso. La Lega dei Ticinesi reputa un simile scenario inaccettabile, e lo combatterà con ogni mezzo.
E' poi evidente che, se un trattato con tali contenuti dovesse venire effettivamente sottoscritto ed approvato dalle maggioranze politiche federali euroturbo, dovranno intervenire i cittadini elvetici per spazzarlo via in votazione popolare.