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Il nuovo allenatore delle aquile ha lavorato come operatore sociale per 5 anni nella sede di Giubiasco. Il ricordo dell'ex collega Stefano Frisoli: "È una persona che farà bene al calcio italiano"
GIUBIASCO – La firma adesso c’è. Vladimir Petkovic da oggi è ufficialmente il nuovo allenatore della Lazio (contratto biennale) e guadagnerà 600.000 euro a stagione. Al suo fianco, sulla panchina, si porterà l’amico Arno Rossini. L’exploit di Petkovic è stato accolto con un grande applauso dalla sede Caritas di Giubiasco, il luogo in cui il nuovo tecnico delle aquile biancocelesti ha lavorato per ben 5 anni. “Faceva l’operatore sociale – dice il responsabile Stefano Frisoli –, è stato da noi anche nel periodo in cui allenava il Bellinzona. Lavorava tutto il giorno e alla sera andava ad allenare, era instancabile”.
I dettagli - Frisoli definisce Petkovic un ‘amico’. E non si nasconde: “Siamo sempre stati suoi sostenitori. E quest’anno tiferemo tutti un po’ per la Lazio”. Dalla Caritas a una delle più prestigiose società della serie A italiana il passo è notevole. E i ricordi di Frisoli vengono piano piano a galla. “Vlado veniva tutti i giorni da Locarno. Coordinava un team di una dozzina di persone disoccupate. Con loro si occupava di valutare e recuperare gli oggetti che venivano donati alla Caritas. È un uomo che sa davvero cosa significhi gestire e motivare un gruppo. Di lui mi hanno sempre colpito l’attenzione per i dettagli, la serietà e l’onestà. È uno che fa quello che dice, non parla mai a sproposito”.
Scetticismo - A Roma c’è chi è scettico sull’ingaggio di Petkovic. E anche in Ticino, inutile nasconderlo, c’è chi ride sotto i baffi, ipotizzando un possibile flop. “Al calcio italiano, tanto tormentato in questo momento, l’arrivo di Petkovic potrà solo fare bene - sostiene Frisoli -. Perché Vlado è un tipo cristallino, molto legato ai valori della vita e dello sport. Di lui puoi dire tutto, tranne che non sia sincero”. Frisoli non può fare a meno di soffermarsi su una delle principali caratteristiche di Petkovic. Quell’aria apparentemente fredda e distaccata. “È vero, al primo impatto ti sembra una persona poco estroversa. Ma poi capisci che in realtà fa parte del suo essere misurato e umile. Quando inizi a conoscerlo ti accorgi di come questo uomo possa entrarti nel cuore”.
