La società bianconera prende posizione: «Collaboreremo con gli inquirenti per chiarire ogni aspetto».
«Riteniamo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie».
TORINO - Finita nella bufera per l'inchiesta “Prisma” della procura della Repubblica di Torino, la Juventus prende atto dell'avvio delle indagini e prova a difendersi con una nota ufficiale.
La Vecchia Signora, finita nel mirino per plusvalenze sospette per circa 282 milioni di euro negli ultimi 3 anni, fa chiarezza sulla sua posizione, facendo sapere che «come doveroso, sta collaborando con gli inquirenti e con la Consob e confida di chiarire ogni aspetto di interesse degli stessi, ritenendo di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità ai principi contabili e in linea con la prassi internazionale della football industry e le condizioni di mercato».
Ricordiamo che, tra i reati contestati e sui cui bisognerà fare chiarezza, ci sono false comunicazioni sociali delle società quotate, emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, responsabilità dell’ente e reati societari.