AIL Arena e "Come una squadra": passione e ambizione a Lugano
«Abbiamo voglia di vincere»
LUGANO - Mossosi con intelligenza sul mercato, puntellata la rosa con innesti giovani ma già potenzialmente determinanti, il Lugano è pronto ad affrontare la nuova stagione, che comincerà ufficialmente sabato con l'esordio in Super League contro il Grasshopper (ore 18, a Cornaredo). Una volta cominciato a correre, i bianconeri non potranno più rallentare. Mercoledì sarà infatti già tempo di preliminari di Champions League, per una seconda parte di estate che si preannuncia intensissima.
Prima di tuffarsi nella nuova avventura la società si è - come sempre - mostrata ai suoi tifosi. Si è raccontata attraverso le parole di Martin Blaser, dei professionisti più attesi ma anche di tutti quelli che, lontano dalla luce dei riflettori, lavorano ogni giorno per far sì che la macchina funzioni. “Come una squadra”, è stato più volte sottolineato. Nello spogliatoio guidato da Croci-Torti come anche negli uffici del club. “Come una squadra” anche guardando a quel territorio che, ferito nelle ultime settimane, il Lugano “aiuterà” portando avanti l’iniziativa #noiuniti, che avrà il suo culmine proprio nella partita di sabato contro il Grasshopper.
Spiegato il legame che c’è e ci sarà con gli sponsor storici, AIL prima di tutto, che darà il nome al nuovo stadio (l’AIL Arena) e su di esso prevede altri investimenti importanti, il focus si è poi spostato sul campo di allenamento (con la struttura di Cadro) e sui nuovi ambiti di attività della società. Ovvero? Il “teamsport”, con l’abbigliamento tecnico errea (con Teamsportstore di Lugano è stata creata la Sagl Victoria Sports per la distribuzione del marchio a livello nazionale), l’“hospitality&catering”, legato alla nuova AIL Arena, la “fisioterapia”, sullo stile del Jmedical della Juventus in Italia, e l'“asilo nido”, aperto ai dipendenti come anche ai privati cittadini.
Per ultimo, ma non perché meno importante, è stato toccato l’argomento sport. Le ambizioni della squadra femminile, le peculiarità e gli obiettivi del Settore giovanile e, ovviamente, la Prima squadra. Di quello ha parlato Carlos da Silva, che ha parlato degli obiettivi stagionali.
Chiudere tra le prime sei la prima fase del campionato, provare a vincere l’edizione numero 100 della Coppa Svizzera e riuscire a qualificarsi per la fase a gironi di una delle coppe europee: Champions League, Europa League o Conference League.
Poi? Le novità anticipate da Blaser. La prima è stata la conferma di un rapporto lungo e duraturo - fino al 2031 - con “errea sport spa”. La seconda è stata l’ampliamento degli spazi di via Pioda 14 destinati agli uffici.
Ma dove può davvero arrivare il Lugano, sportivamente parlando?
Carlos da Silva: «Se guardiamo gli acquisti fatti, anche velocemente, penso che il messaggio da parte nostra è chiaro, verso la piazza come verso la squadra. Sull’attaccante che stiamo cercando… stiamo valutando. Non faremo però nulla per caso e non abbiamo fretta: dobbiamo essere tutti convinti al 100%. Su Celar al momento non ci sono novità. Zanotti ha detto che ha scelto Lugano perché gli piaceva come stava giocando la squadra. E per questo bisogna ringraziare il mister. Non è un discorso di soldi: vedono che da noi possono giocare e crescere»».
Mattia Croci-Torti: «Siamo contenti di quanto fatto ma come tutte le cose della vita proveremo a migliorarci. Quello che è mancato l’anno scorso è stato fare punti in campionato nel momento intenso in Europa. È un peccato essere bravi da febbraio in poi, proveremo a essere i più bravi da subito. Siamo molto contenti ma abbiamo anche tanta fame. Abbiamo voglia di vincere».
Martin Blaser: «Il contratto di Croci-Torti è in scadenza? Abbiamo detto che ci saremmo presi del tempo per riflettere. Non perché questo tempo ci serviva davvero ma perché c’erano altre priorità. La nostra voglia è quella di continuare a lungo, altri dieci anni; perché mettere pressione con un contratto a tempo determinato? Vediamo. Nelle prossime settimane avremo un primo colloquio per capire la voglia di entrambi, la nostra e quella di Mattia e poi decideremo. Tenete conto per sei settimane giocheremo praticamente sempre fuori casa, quindi non mi sembra il momento di parlarne. Ma siamo abbastanza intelligenti per sapere che il contratto scadrà a giugno 2025».