I bianconeri si sono imposti 4-1 grazie alle doppiette di Josephs e Arcobello.
La conta delle stracantonali di regular season si chiude sul 5-1 in favore della truppa di McSorley.
LUGANO - La sesta ed ultima stracantonale della regular season ha visto trionfare i padroni di casa del Lugano, capaci di imporsi sui cugini leventinesi per 4-1.
Data l’assenza combinata di Schlegel e Fadani – entrambi in infermeria – Chris McSorley non poteva che affidare il compito di difendere la porta bianconera al giovane Thibault Fatton, questa sera al nono gettone stagionale. Il coach canadese ha inoltre promosso Fazzini in seconda linea, al fianco di Morini e Arcobello, facendo scivolare Boedker accanto a Bertaggia e Herburger in terza. Dal canto suo, Luca Cereda si è affidato ai medesimi uomini impiegati nella trasferta di Zurigo, ad eccezione dell’ingresso di Incir a scapito di Pezzullo.
Scendendo sul ghiaccio con piglio grintoso, le due compagini hanno dato vita ad una pimpante prima frazione, giocata su ritmi estremamente intensi e contrassegnata da frequenti ribaltamenti di fronte. È proprio sugli sviluppi di un fulminante contrattacco che l’Ambrì ha aperto le danze, grazie al centro di Brandon McMillan. Dopo aver intercettato il puck nel suo terzo di pista, il 21 biancoblù è scattato in solitaria verso Fatton e lo ha freddato da distanza ravvicinata, portando così i suoi avanti di una lunghezza (6’18”). La rete degli ospiti non ha affievolito la dinamicità dell’incontro, proseguito sui binari percorsi nei primi minuti. L’Ambrì ha provato a graffiare tramite azioni verticali e dirette – andando ad un passo dal raddoppio con un palo incocciato da Pestoni – mentre Riva e soci cercavano di condurre manovre offensive maggiormente ricercate. Per pareggiare i conti però il Lugano ha sfruttato una leggerezza commessa dalla retroguardia leventinese in fase di impostazione, che ha permesso ad Arcobello di trovarsi a tu per tu con Conz ed eluderlo tramite un abile gioco di bastone (15’38”).
Il periodo centrale non è stato da meno in quanto a combattività, malgrado i rapporti di forza in pista si siano alternati in maniera più netta. La banda di Chris McSorley pareva più intraprendente nella prima parte della frazione, ma ha poi ceduto il passo ai biancoblù, le cui conclusioni verso la porta sottocenerina hanno cominciato ad essere tutt’altro che sporadiche al tramonto dei venti minuti centrali. Durante il suo momento propizio, tuttavia, l’Ambrì ha subito la beffa dai cugini. Nella seconda delle tre ravvicinate situazioni di powerplay di cui hanno potuto godere i leventinesi, una magistrale iniziativa personale di Troy Josephs ha infatti portato in vantaggio il Lugano in shorthand. L’attaccante canadese si è lanciato in progressione e ha fatto sdraiare Fora con una finta, prima di trafiggere Conz firmando il 2-1 (36’57”).
Josephs si è guadagnato l’appellativo di mattatore dell’incontro in apertura di terzo periodo. Lesto nel mettere lo zampino per aggiustare una conclusione di Loeffel, è stato nuovamente lui a gonfiare la rete a 42’42”, firmando in questo modo la sua personale doppietta. Finito sotto di due, il complesso di Luca Cereda ha inizialmente mostrato un molto timido accenno di reazione, ma ha prematuramente mollato la presa, soccombendo ad un Lugano che al contrario pattinava con entusiasmo. La compagine biancoblù ha ricevuto il definitivo colpo del ko da Arcobello, autore del 4-1 finale. A ridosso della sirena non è mancata una buona dose di nervosismo, innescata da una zuffa tra Chiesa e Fohrler e estesa a tutti i presenti sul ghiaccio.
I bianconeri hanno conquistato così tre punti fondamentali in chiave classifica. Con questa vittoria, la truppa di Chris McSorley rimane infatti salda al nono posto in classifica, vantando 60 punti in 41 partite. La situazione si complica invece in casa biancoblù, i quali rimangono bloccati all’undicesimo posto (49 punti in 42 match). Per l’Ambrì il match odierno era l’ultimo prima della pausa olimpica, mentre i cugini sottocenerini torneranno ancora in pista domani a Langnau.
LUGANO – AMBRÌ 4-1 (1-1, 1-0, 2-0)
Reti: 6’18” McMillan 1-1; 15’38” Arcobello (Morini, Fazzini) 1-1; 36’57” Josephs 2-1; 42’42” Josephs (Loeffel, Müller) 3-1; 54’01” Arcobello (Thürkauf, Carr) 4-1.
LUGANO: Fatton; Riva, Alatalo; Müller, Loeffel; Guerra, Chiesa; Wolf, Traber; Josephs, Thürkauf, Carr; Morini, Arcobello, Fazzini; Bertaggia, Herburger, Boedker; Stoffel, Walker, Vedova.
AMBRÌ: Conz; Isacco Dotti, Fora; Burren, Hietanen; Zaccheo Dotti, Fohrler; Fischer; McMillan, Regin, Moses; Kneubuehler, Heim, Bürgler; Zwerger, Grassi, Pestoni; Bianchi, Kostner, Trisconi; Incir.
Penalità: 7x2' + 2x10’ Lugano; 8x2'; Ambrì.
Note: Cornèr Arena, 5’669 spettatori. Arbitri: Stricker, Hürlimann, Steenstra, Wolf.