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NATIONAL LEAGUECampionato, che equilibrio

23.09.24 - 11:00
Settimana da tre overtime e quattro punti per i biancoblù, da sei punti per i bianconeri
keystone-sda.ch / STR (Andrea Branca)
Campionato, che equilibrio
Settimana da tre overtime e quattro punti per i biancoblù, da sei punti per i bianconeri
Sulle venti partite disputate sin qui, soltanto quattro - fra cui tre dell'Ajoie - sono terminate con oltre due gol di scarto...
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AMBRÌ/LUGANO - Ci siamo lasciati alle spalle la prima settimana di partite con già qualche indicazione interessante.

I tre incontri disputati dall'Ambrì ci hanno detto che i biancoblù non hanno mai perso nei 60', ma non hanno nemmeno mai vinto. Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, quindi, per Luca Cereda? Sicuramente De Luca e compagni, specialmente venerdì a Zurigo, hanno mostrato alcune ottime cose. Alla SwissLife Arena l'HCAP ha dimostrato di avere diversi argomenti interessanti da mettere sul ghiaccio quest'anno. Peccato che la doppietta di Malgin abbia reso più amara che dolce la trasferta dei sopracenerini.

Il rovescio della medaglia, però, dice che la squadra – sull'arco dei tre incontri – ha anche manifestato alcune lacune. Sabato sera, per esempio, contro il Kloten l'Ambrì ha avuto la colpa di non saper “ammazzare” l'incontro quando v'è stata l'occasione, peccando di precisione e killer instinct (il tiro al bersaglio nel powerplay sul finale di secondo tempo avrebbe potuto cambiare il destino del match).

Gli otto stranieri? Sicuramente un lusso e una bella possibilità per lo staff tecnico, ma anche un “problema”. Ogni sera, infatti, Cereda ha cambiato il suo assetto in pista, aspetto che potrebbe rallentare la “carburazione” di alcuni giocatori e della squadra in generale.

Carburazione che sembra procedere a gonfie vele a Lugano, reduce da una prestazione di sostanza e dominante a Losanna. Luca Gianinazzi pare aver già trovato l'assetto ideale e le prime importanti risposte sono davvero positive. Sabato sul ghiaccio vodese i bianconeri hanno controllato la sfida a loro piacimento, come se a partire dal secondo tempo fosse chiaro a tutti che alla fine l'avrebbero vinta proprio Fazzini e compagni.

L'impronta di giocatori come Sekac e Zohorna, elementi di chili e sostanza che il coach ticinese ha voluto fortemente in estate, hanno già fatto capire che sì, nel passato questo tipo di giocatori sulle rive del Ceresio mancavano.

Se l'inizio di stagione è da considerarsi oltremodo positivo per il Lugano, sarà comunque importante mantenere i pattini ben piantati sul ghiaccio. Anche perché l'equilibrio del campionato non autorizza nessuna squadra a dormire sonni tranquilli. Sulle venti partite disputate sin qui, soltanto quattro – fra cui tre dell'Ajoie – sono terminate con oltre due gol di scarto... Prepariamoci dunque a un'altra stagione davvero appassionante e avvincente. Non che alla vigilia c'erano dubbi...

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