L'australiano a otto anni dall'addio alle competizioni: «Non c'è alcuna possibilità che torni a gareggiare»
MELBOURNE - Casey Stoner non è mai banale: l'australiano pesa ogni singola parola, qualsiasi sia il tema sul quale deve esprimersi. Nei dodici anni di carriera l'ex pilota (che lasciò le due ruote nel 2012) ha ottenuto due titoli iridati, 45 vittorie e 89 podi. Mica noccioline.
Ma la MotoGP gli manca? Macché. «Non c’è alcuna possibilità che io torni alle gare - le sue parole in un'intervista rilasciata a Motorsport.com - Ero molto sicuro della mia decisione quando l’ho presa nel 2012 e non mi sono mai guardato indietro. Le ragioni che mi hanno spinto a lasciare? Molte. Ho sentito che lo sport stava andando in una direzione che non mi divertiva più. Ero lì per l’amore e la passione per lo sport, non per la fama o il denaro, quindi per me non aveva senso continuare a correre».
Un pensiero anche su Valentino Rossi, pilota che per ora non ne vuole proprio sapere di appendere il casco al chiodo... «Per me, quando correvo contro Valentino, era un vincente, un killer, faceva di tutto per vincere le gare. Ora, invece, una top-5 o un podio sono come una vittoria per lui, e questo per me è triste. Lui faceva di tutto per vincere le gare e oggi sembra che sia in difficoltà a fare questo».