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IL SORPASSO A... QUATTRO RUOTETom Cruise e Shakira (e Roger) più importanti di Verstappen

10.05.23 - 16:09
Prima lo spettacolo (o forse solo lo spettacolo)
Imago
Tom Cruise e Shakira (e Roger) più importanti di Verstappen
Prima lo spettacolo (o forse solo lo spettacolo)
A Miami Verstappen ha chiuso il Mondiale, ma gli spettatori erano più interessati ai luccichii.
SPORT: Risultati e classifiche

MIAMI - La Formula 1 a Miami ha capito come gli americani riescono a trasformare un evento sportivo in un colossal. Ne aveva avuto un assaggio lo scorso anno, ne ha avuta un’ulteriore conferma quest’anno, in attesa di quello che accadrà a novembre a Las Vegas quando vedremo qualcosa di mai visto prima. Lo spettacolo fuori dalla pista è assicurato, con tanto di presentazione dei piloti uno per uno come si fa nelle grandi arene degli sport a stelle e strisce. Un pieno di luci, musica e naturalmente di vip. 

Miami è stata in questo weekend quello che in America chiamano il “place to be”. Il posto dove essere e far vedere che ci sei. È anche per questo che un vecchio amico pilota ha confessato: «Io là non ci vado, alla gente non frega nulla della Formula 1, vanno a vedere la gara come andassero a un concerto». Almeno questa volta la musica non è stata scontata.

Max partiva da lontano e per vincere ha dovuto dare spettacolo. Ma quando a una decina di giri dalla fine ha sorpassato anche Perez, ritornato in testa dopo il pit-stop, non è finito solo il Gran Premio, probabilmente è finito anche il mondiale. Si è infatti avuta la conferma che quest’anno nessuno potrà contrastare lo strapotere di Max. A vedere da vicino il suo razzo si è presentato anche Elon Musk…

Dopo cinque gare il campionato è praticamente finito. Inutile illudersi che Perez possa travestirsi da Rosberg e strappare il titolo al suo compagno, inutile illudersi che le novità in arrivo sulla Mercedes possano catapultare Hamilton e Russell all’altezza dell’olandese.

Resterebbe la Ferrari, ma come hanno detto praticamente a una sola voce Vasseur, Leclerc e Sainz: «Dobbiamo capire». Un anno dopo Binotto siamo allo stesso punto: dobbiamo capire. In realtà una cosa si è capita: la SF-23 è una vettura con una finestra d’utilizzo grande come la capocchia di uno spillo e al di là della qualifica è difficile estrarne le prestazioni. Ci saranno piste dove, con un weekend perfetto, Charles potrà essere competitivo - Montecarlo o Singapore per dirne due - ma anche con tutte le novità in arrivo è impossibile prevedere una resurrezione. A questo punto del campionato resta una sola domanda: la Red Bull riuscirà a vincerle tutte?

Agli altri non resterà che divertirsi con la lotta per il secondo posto tra i Costruttori. Lì sì che la sfida è ravvicinata.

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