Le imprese di trasporto pubblico si preparano ad aumentare i collegamenti a partire dal prossimo 11 maggio
Per il traffico ferroviario oltre confine le FFS dipendono dalle autorità doganali: per ora il capolinea rimane Chiasso
BERNA - La Svizzera si è fermata per diverse settimane. Ma con il rallentamento della diffusione del nuovo coronavirus, si sta gradualmente tornando alla normalità. Un primo passo in questo senso è stato fatto lo scorso lunedì, con la riapertura di attività come parrucchieri, centri estetici e negozi del fai-da-te. Il prossimo 11 maggio tocca invece a tutti i negozi, a bar e ristoranti, e alle scuole dell'obbligo. Anche le imprese di trasporto pubblico elvetiche implementeranno un notevole aumento dell'offerta d'orario.
I treni, spiega il CEO FFS Vincent Ducrot, torneranno a circolare gradualmente. «Dopo il primo aumento dell'offerta il 27 aprile, dall'11 maggio 2020 torneranno a circolare ulteriori treni del traffico a lunga percorrenza e regionale (vale anche per TILO, che farà una comunicazione nel corso della prossima settimana, ndr)». Lo stesso per il trasporto su gomma: «Per ora sono esclusi il traffico turistico e i collegamenti poco frequentati» afferma Christian Plüss, CEO AutoPostale. L’orario online fornisce informazioni di viaggio sempre aggiornate.
La capacità sarà aumentata, ma l'invito delle FFS ai datori di lavoro è di richiamare gradualmente gli impiegati in azienda. Meglio quindi fare capo ancora al telelavoro. «Questo permette di rispettare la regola della distanza» sottolinea Plüss.
Il capolinea resta Chiasso, per ora - Con la graduale ripartenza dell'economia, in Ticino aumenterà il traffico di lavoratori provenienti da oltre confine. Lavoratori che attualmente devono affidarsi all'auto. Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari con l'Italia, spiega Ducrot rispondendo a una domanda di tio/20minuti, la situazione dipende dalle autorità doganali. «Anche per il traffico internazionale è prevista una ripartenza graduale, ma su indicazioni delle autorità». Al momento le frontiere sono chiuse. «Ma ci aspettiamo che la situazione cambi con l'allentamento delle misure».
Le norme igieniche a bordo - Dall'11 maggio su tutti i mezzi di trasporto pubblico in Svizzera viene introdotto un concetto di protezione. «La prima regola è di evitare viaggi non necessari e la seconda di evitare gli orari di punta» dice Ducrot. Poi si chiede di mantenere la distanza sociale di due metri. E se questo non è possibile, si raccomanda d'indossare una maschera di protezione. Non si tratta comunque di un obbligo. «Se introducessimo un obbligo, la mascherina andrebbe indossata in qualsiasi situazione, anche quando non necessario» sottolinea il CEO FFS.
Si parla anche della protezione dei collaboratori, che ora indosseranno le mascherine igieniche nel contatto con i clienti, se la distanza minima di due metri non potrà essere rispettata. Saranno inoltre intensificati la pulizia e la disinfezione dei mezzi. «Non sarà ancora possibile acquistare biglietti a bordo» aggiunge Plüss.
Per i clienti rimane in vigore l’obbligo del biglietto, tuttavia al momento del controllo gli assistenti clienti continueranno a non prendere in mano SwissPass e biglietti. Nella vendita allo sportello vengono utilizzati i pannelli in plexiglas. I collaboratori sono stati sensibilizzati sulla necessità di rispettare le norme d’igiene e di comportamento.
WC gratuiti - Par favorire l'igiene delle mani, i viaggiatori potranno utilizzare gratuitamente i servizi igienici, di regola a pagamento, nelle stazioni di Basilea, Bellinzona, Berna, Ginevra, Locarno, Losanna, Lucerna e Zurigo. Agli ingressi delle stazioni più grandi saranno collocati disinfettanti. Previste pure zone di coda davanti ai negozi e l'uso degli ascensori sarà limitato a una sola persona alla volta. Le sale d'aspetto rimarranno invece chiuse fino a nuovo avviso.