Società locali, club di professionisti e associazioni sono minacciate dalle conseguenze della pandemia
In una fase iniziale è previsto il versamento della prima metà per compensare le perdite di guadagno dal 1° giugno ai successivi sei mesi
BERNA - Il Consiglio federale viene incontro alle leghe sportive pesantemente colpite dall'epidemia di coronavirus. Per garantire l'esercizio sino alla fine della stagione 2020/21, il governo prevede per calcio e hockey su ghiaccio prestiti restituibili per un importo complessivo massimo di 350 milioni di franchi, da sbloccare in due tranche.
Il pacchetto di stabilizzazione a favore dello sport svizzero è stato presentato oggi in conferenza stampa a Berna dalla responsabile del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) Viola Amherd.
Società locali, club di professionisti e associazioni sono minacciate dalle conseguenze della pandemia a livello di vendita di biglietti e abbonamenti, possibilità di organizzare manifestazioni ed eventuali disdette da parte di sponsor. Secondo l'esecutivo, si tratta quindi di un settore che risentirà in modo grave e duraturo della crisi economica.
Oltre 100.000 persone colpite - Sono circa 100.000 le persone che dipendono economicamente dall'industria sportiva e rappresentano circa l'1,7 per cento del prodotto interno lordo.
I 350 milioni da destinare ai due maggiori sport di squadra del Paese si suddividono in due crediti da 175 milioni ciascuno. In una fase iniziale è previsto il versamento della prima metà per compensare le perdite di guadagno dal 1° giugno ai successivi sei mesi. Nel caso in cui le partite dovessero aver luogo solo in misura limitata per un periodo di 12 mesi, sarà liberata anche la seconda serie di prestiti. In entrambi i casi, per il calcio sono a disposizione a 100 milioni, per l'hockey 75.
Il governo sosterrà inoltre lo sport di massa e gli altri sport di competizione. Dopo aver già approvato il 20 marzo il versamento di 50 milioni a fondo perso per società e organizzazioni in difficoltà finanziarie, prevede di erogare ulteriori 50 milioni nel 2020 e di iscriverne altri 100 nel preventivo 2021. L'obiettivo è impedire che le strutture, in larga misura basate sul volontariato, subiscano danni duraturi. Esse dovranno però dimostrare che la loro esistenza è realmente minacciata dal coronavirus.
Pericolo insolvenza - «In Svizzera hanno anche la propria sede una sessantina di organizzazioni sportive internazionali», ha poi ricordato Amherd. L'annullamento di grandi eventi prospetta per alcune di esse il pericolo di insolvenza. Il DDPS deve ancora sondare il terreno, ma anche in questo caso si prevede la concessione di un prestito restituibile, che secondo la ministra ammonterà globalmente a 150 milioni: il Comitato olimpico internazionale (CIO) parteciperà al sostegno nella misura del 50%, mentre l'altra metà sarà coperta dai Cantoni che ospitano le federazioni e dalla Confederazione. Il provvedimento non riguarda organi con le tasche piene come la FIFA, l'UEFA o lo stesso CIO.
Infine, il Consiglio federale ha preso atto della decisione del DDPS di versare comunque i sussidi alle società che non hanno potuto svolgere le attività di Gioventù+Sport (G+S) a causa del Covid-19. Tale esborso rientra nel credito approvato e corrisponde agli auspici espressi dalle commissioni parlamentari.