La convenzione tariffale stabilirà quanti soldi riceve la farmacia quando consegna medicine. Risparmi fino a 300 milioni
BERNA - Una nuova convenzione tariffale sulle prestazioni dei farmacisti dovrebbe favorire la vendita di medicinali generici e permettere così risparmi fino a 300 milioni di franchi. Una proposta in tal senso è stata inoltrata oggi alla Confederazione dalla società svizzera dei farmacisti Pharmasuisse e dall'associazione degli assicuratori malattie Curafutura.
La convenzione tariffale stabilisce quanti soldi riceve una farmacia quando consegna medicamenti prescritti a un paziente che verranno pagati dall'assicurazione malattie di base. Pharmasuisse e Curafutura hanno ora elaborato una nuova tariffa, a loro avviso, più trasparente ed equa, si legge in una nota odierna.
Nel complesso dovranno essere venduti più farmaci generici a basso costo. Pharmasuisse e Curafutura calcolano un potenziale di risparmi dell'ordine di 200-300 milioni di franchi, stando a informazioni pubblicate oggi da vari media.
Il presidente di Pharmasuisse Fabian Vaucher aveva anticipato stamane alla radio svizzerotedesca SRF che "con la nuova convenzione tariffale sarà possibile raggiungere l'obiettivo di un adeguato compenso delle prestazioni delle farmacie nei confronti dei pazienti e contemporaneamente favorire un potenziale di risparmio dei medicinali".
La nuova convenzione vuole anche mostrare in modo più trasparente i prezzi dei farmaci. Questi includono anche altri costi quali quelli per la logistica e la consulenza. Inoltre tali prezzi saranno più flessibili: medicamenti a basso costo potranno diventare fino a 5 franchi più cari, mentre quelli più costosi dovranno invece essere venduti più a buon mercato, all'incirca dieci franchi per confezione. Ciò, secondo Vaucher, dovrebbe sgravare i malati cronici.
L'attuale convenzione tariffale sulle prestazioni dei farmacisti è valida fino alla fine del 2021. Nell'ultimo anno la Confederazione ha elaborato due proposte in vista di un nuovo sistema ma, anche dopo la procedura di consultazione, non è ancora stato trovato un accordo tra i partner. La nuova convenzione proposta ora da Pharmasuisse e Curafutura dovrebbe, secondo le loro intenzioni, già entrare in vigore all'inizio del prossimo anno.
Anche la Fondazione svizzerotedesca per la protezione dei consumatori (Stiftung für Konsumentenschutz, SKS) ha accolto con favore la nuova tariffa. In una nota odierna, SKS la definisce "un passo nella giusta direzione".
Purtroppo, secondo l'associazione dei consumatori, il potenziale di risparmi descritto sarà però lungi dall'essere sfruttato, poiché una parte consistente delle economie fluirà direttamente nelle casse dei farmacisti. E questo, secondo SKS, non è giustificabile, considerati gli elevati premi delle casse malati.