A processo un guaritore-ipnotizzatore che si approfittava delle pazienti
LOSANNA - Si è aperto oggi a Losanna il processo nei confronti di un presunto guaritore che avrebbe abusato sessualmente di giovani donne con la scusa di curarle. In totale diciotto ragazze hanno sporto denuncia contro il medium-ipnotizzatore, ma le vittime sarebbero tra 80 e 90. La sentenza del Tribunale criminale della Broye e del Nord vodese sarà resa nota il prossimo 6 luglio.
L'uomo, un ex gendarme francese di 66 anni, è accusato tra le varie cose di violenza carnale, atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere, truffa, estorsione, usura, sfruttamento dello stato di bisogno e pornografia. L'atto d'accusa include una trentina di reati commessi dall'imputato nell'arco di dieci anni.
L'uomo estorceva alle giovani donne somme per diverse migliaia di franchi per processi di guarigione che spesso, "grazie alle energie", comportavano atti sessuali a suo dire terapeutici.
Le sue vittime, alcune delle quali erano adolescenti all'epoca, si rivolgevano al medium per problemi di salute o di relazioni amorose. Il presunto guaritore faceva firmare loro degli accordi di segretezza che in caso di rottura avrebbero comportato l'interruzione del "trattamento" senza alcun rimborso.
Secondo l'atto d'accusa, il sedicente medium avrebbe potuto continuare le sue pratiche ancora per anni se una delle giovani donne non avesse trovato il coraggio di rompere il silenzio.
Una perizia psichiatrica ha stabilito che l'uomo soffre di gravi disturbi della personalità mista, tra cui disturbo "borderline" e "narcisistico". È inoltre emerso un elevato rischio di recidiva. Il 66enne attualmente si trova in carcere a Orbe (VD).
Oggi al processo erano presenti anche dodici delle 18 vittime che lo hanno denunciato. Tra le testimonianze, anche quella di una donna che all'epoca dei fatti - nel 2008 - aveva 16 anni. La giovane si era recata dal guaritore per un problema alla caviglia.
In seguito, tuttavia, l'uomo aveva deciso di "liberare" la sua giovane vittima - allora adolescente e in conflitto con la madre - da un cosiddetto "blocco sessuale", poiché riteneva che "la sua aura non era buona". A tal fine, le fece firmare un documento in cui dichiarava di aver "acconsentito a un esorcismo con rapporti sessuali consensuali". La donna si è ritrovata succube dell'uomo e in cinque anni ha versato al medium oltre 8'000 franchi.
A causa delle misure imposte per far fronte al coronavirus, il lungo processo - che durerà tutta la settimana - si tiene a Losanna e non nella sede di Yverdon-les-Bains (VD).