Oltre 1'400 persone sono in attesa di un nuovo organo: «Gli ultimi mesi sono stati particolarmente difficili per loro».
Nel primo semestre del 2020 hanno potuto essere trapiantati gli organi di 67 persone decedute, un numero in calo rispetto al periodo precedente. «Il coronavirus ha influito».
BERNA - Oltre 1'400 persone in Svizzera sono in attesa di un nuovo organo. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e Swisstransplant hanno lanciato una nuova campagna in favore della donazione di organi.
Nel primo semestre del 2020, in Svizzera hanno potuto essere trapiantati gli organi di 67 persone decedute, 17 in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, si legge in una nota odierna dell'UFSP. In totale sono stati trapiantati 205 organi donati post mortem.
Il calo è dovuto in parte alla pandemia di Covid-19. Alcuni programmi sono stati temporaneamente sospesi, da un lato per non sovraccaricare le infrastrutture e le risorse e, dall'altro, anche a causa dei rischi d'infezione, aggiunge l'UFSP, sottolineando come gli ultimi mesi siano stati particolarmente difficili per molti pazienti in attesa di un organo.
È pertanto importante prendere una decisione e comunicarla ai propri familiari, anche e soprattutto nella situazione attuale. Le famiglie spesso rifiutano di donare gli organi perché non conoscono i desideri della persona scomparsa.
Con la campagna "Non importa come, ma dillo", l'UFSP e Swisstransplant ricordano alle persone che esistono modi semplici e originali per informare i loro cari dei loro desideri. E questo alleggerisce il peso sulla famiglia.