La categoria non ci sta: «I dispositivi di protezione attuati finora si sono dimostrati validi e zero contagi in sala»
BERNA - Secondo le associazioni cinematografiche elvetiche, il limite massimo di 50 persone fissato mercoledì dal governo mette a rischio la sopravvivenza dei cinema. In questa situazione, il Consiglio federale avrebbe dovuto mantenere l'attuale regolamento o assumersi la responsabilità finanziaria della chiusura delle sale.
I dispositivi di protezione attuati finora si sono dimostrati validi, rilevano in una nota congiunta l'Associazione svizzera per il cinema e il noleggio ProCinema, l'Associazione Svizzera del Cinema (ASC) e filmdistribuzione Svizzera. Infatti non è stata rilevata alcuna infezione da coronavirus "dimostrabile" in un cinema.
Le sale non potranno sopravvivere economicamente con il tetto massimo imposto di 50 spettatori a proiezione, se si considera che in Svizzera la media è di 167 posti a sedere. Per questo motivo le associazioni di categoria chiedono che «venga messo a disposizione un sostanziale risarcimento per il loro mancato guadagno».