Un sondaggio mostra che 1/4 degli svizzeri si vuole recare nei centri commerciali per il popolare "Venerdì nero"
L'esperto lancia l'appello: «Quest'anno fate acquisti online»
BERNA - Il 24% degli svizzeri vuole recarsi al centro commerciale per accaparrarsi il miglior affare durante il noto giorno degli sconti del "Black Friday", nonostante il pericolo coronavirus.
È ciò che emerge da un sondaggio effettuato dalla piattaforma DemoSCOPE su richiesta di Blackfridaydeals.ch, start-up che si occupa di tutto ciò che concerne il "Venerdì nero" in Svizzera.
Così, un cittadino elvetico su quattro ha dichiarato che il pericolo d'infezione non fermerà il proprio desiderio di fare acquisti durante la battaglia degli sconti prevista il prossimo 27 novembre.
In ogni caso, la maggioranza dei partecipanti al sondaggio (62%) ha dal canto suo dichiarato di voler evitare la folla del Black Friday, e che perciò non si recherà a un centro commerciale. Il 12% è invece ancora indeciso.
Differenze d'età - È la fascia d'età più giovane (dai 15 ai 34 anni) a essere quella meno preoccupata dal Covid-19 e più interessata allo shopping di fine novembre: qui la percentuale di chi si vorrà recare in un negozio o in un centro commerciale è del 28%.
D'altra parte, nella fascia che comprende le età dai 55 ai 74 anni, "solo" il 17% è disposto a correre il rischio per poter ottenere un grande affare.
Focolaio in arrivo? - Il Black Friday diventerà così un evento "Superspreader"? L'esperto di vendita al dettaglio Julian Zrotz di Blackfridaydeals.ch non ne è convinto.
Contrariamente a quanto avviene ad esempio negli Stati Uniti, infatti, lo shopping del Black Friday in Svizzera è piuttosto ordinato (a parte qualche raro incidente).
Ciononostante, Zrotz consiglia di fare acquisti online: «Quest'anno consigliamo di fare i propri acquisti online in occasione del Black Friday» appella l'esperto. «In questo modo non bisogna rinunciare alla voglia di fare acquisti, ma in tutta sicurezza». I negozi si stanno perciò preparando a un carico più ampio di ordinazioni online rispetto agli anni precedenti.
Sconti, sconti, sconti - Secondo Zrotz, inoltre, quest'anno ci dovrebbero essere delle offerte ancor più allettanti del solito a causa della pandemia.
Questo perché gli acquisti durante l'anno si sono ridotti vista la necessità della popolazione di risparmiare e di stare a casa, e i magazzini dei venditori sono di conseguenza più pieni: serviranno sconti ancor più forti per sbaragliare la concorrenza e motivare i clienti ad acquistare.
D'altronde, in ambito sanitario, i centri commerciali sono preparati: c'è l'obbligo di portare la mascherina, il gel disinfettante, chiare indicazioni sulle distanze e ulteriori misure di protezione.
Infine, l'incidente che ha avuto luogo sabato 24 ottobre a Spreitenbach, e la conseguente pioggia di critiche e d'insulti che ne è perseguita, potrebbero aver insegnato qualcosa, sia ai clienti che ai negozi.