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SVIZZERAFalò e passeggiate: «Così si combatte lo stress da Covid»

08.11.20 - 22:20
Ma anche una politica «più forte» non guasterebbe, secondo lo psicologo Thomas Spielmann. Ecco i consigli per l'inverno
tipress
Una passeggiata sul lungolago di Lugano: cosa c'è di meglio?
Una passeggiata sul lungolago di Lugano: cosa c'è di meglio?
Fonte 20 Minuten/Martin Messmer
Falò e passeggiate: «Così si combatte lo stress da Covid»
Ma anche una politica «più forte» non guasterebbe, secondo lo psicologo Thomas Spielmann. Ecco i consigli per l'inverno

BERNA - La seconda ondata ha un impatto molto più forte sull'umore percepito rispetto alla prima. Secondo un ampio sondaggio della SRF, più della metà della popolazione dice di essere di umore «cattivo» o «molto cattivo». L'80% degli svizzeri ritiene che la situazione non tornerà alla normalità fino all'estate 2021. All'esperto argoviese Thomas Spielmann, consulente psicologico, abbiamo chiesto qualche suggerimento. 

Fare passeggiate

In giro si sentono molti pareri e consigli, ma per Spielmann «ce n'è uno di sicura efficacia» ed è quello di «fare almeno un'ora di passeggiata ogni giorno, all'aria aperta». Camminare «rilassa e rafforza il sistema immunitario e i polmoni» spiega lo psicologo. «Altri trucchi possono avere effetti soggettivi, ma questa forma di auto-guarigione vale per tutti». 

Ragazzi a rischio 

I ragazzi dai 15 ai 25 anni sono, secondo l'esperto, la categoria che soffre di più. «Non possono più flirtare, o innamorarsi, e sprofondano in internet». Il consiglio di Spielmann: «In Svizzera ci sono infiniti posti dove accendere un falò in sicurezza, nella natura. Stare con pochi amici attorno a un fuoco è un'esperienza indimenticabile e positiva. Anche quando fa freddo».   

Fiducia reciproca

«Si parla molto di responsabilità personale. Ma in una crisi collettiva, tutti dovrebbero capire che abbiamo un problema in comune» avverte lo psicologo. I sondaggi dicono gli svizzeri hanno meno fiducia nel governo, rispetto alla prima ondata. Per Spielmann «in questa situazione occorrerebbe avere un leader forte» e porta ad esempio il caso di Angela Merkel in Germania. In Svizzera «il Consiglio federale non sta mostrano a mio avviso una leadership forte. Molte persone reagiscono all'incertezza banalizzando il virus, ricorrono a teorie del complotto oppure vanno in panico, o si arrabbiano». 

Campanelli d'allarme

A volte si rende necessario un aiuto professionale. I segnali da non trascurare: «Vanno tenuti d'occhio gli improvvisi cali d'interesse. Ad esempio, se una persona smette improvvisamente di leggere libri, o di tifare una squadra di calcio. Vuol dire che è il momento di chiedere aiuto». 

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