Fra di loro anche 392 donne, un numero in aumento rispetto agli ultimi anni. Tutti avranno la possibilità di vaccinarsi.
BERNA - Inizia oggi la scuola reclute estiva 2021, che vedrà impegnati, fra reclute e quadri, circa 11'500 militari. A fare da sfondo ci sarà ancora la situazione legata al Covid-19: fra le altre cose verrà data la possibilità di vaccinarsi.
Sono attesi all'entrata in servizio 8'800 reclute e 2'700 quadri, scrive in un comunicato odierno Aggruppamento Difesa. Di questi, 392 sono donne. Le 243 reclute di sesso femminile rappresentano un nuovo aumento a questa voce: considerando nei tre casi i dati di gennaio, erano infatti 130 nel 2019, 184 nel 2020 e 213 nel 2021.
Nelle caserme e presso le piazze d'armi continua a valere il concetto di protezione dal coronavirus, che a partire dalla primavera del 2020 viene costantemente adeguato agli sviluppi dell'epidemia. La sua applicazione sistematica e la disciplina della truppa hanno fin qui impedito un numero elevato di contagi, viene sottolineato nella nota.
I militari verranno sottoposti a test del SARS-CoV-2 entro 48 ore dalla loro entrata in servizio e in seguito settimanalmente a titolo volontario. È escluso da ciò chi è completamente vaccinato o chi è guarito dalla malattia negli scorsi sei mesi.
Durante la scuola reclute, l'esercito offrirà la possibilità di farsi vaccinare, con l'obiettivo di proteggere non solo i diretti interessati, ma anche camerati, familiari e conoscenti. La maggior parte delle reclute e dei quadri che vogliono immunizzarsi riceveranno la prima dose nel corso della prossima settimana. Nella sesta sarà poi somministrata la seconda.
Carenza di cuochi - Cambiando argomento, l'esercito si trova confrontato con un'elevata carenza di cuochi di truppa. Per questa scuola reclute ha dunque incaricato presso otto ubicazioni aziende di catering civili, che provvederanno alla sussistenza di circa 3000 militari.
Le difficoltà nel reclutare sufficiente personale di cucina qualificato hanno diverse cause. Tra queste il fatto che il settore alimentare registra un minor numero di neodiplomati, che la quota di donne è cresciuta oppure che l'anno scorso, causa coronavirus, in molti esercizi la formazione nel ramo gastronomico ha dovuto essere interrotta, viene spiegato nel comunicato.
Infine, l'esercito precisa che le reclute che necessitano di aiuto possono beneficiare di consulenza e assistenza medica, spirituale, psicologica e sociale. L'apposito servizio sociale a disposizione offre il proprio sostegno, in particolare su questioni finanziarie.