Il ministro della sanità parla del ruolo elvetico nel G20: «Stabilire contatti bilaterali è un'opportunità immensa».
La Svizzera ha già investito 145 milioni nel sistema Covax, fornendo inoltre quattro milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca
BERNA - Riuniti in questi giorni a Roma, i rappresentanti dei Paesi membri del G20 hanno discusso anche del vaccino anti Covid-19. «Non c'è alternativa alla collaborazione internazionale, a meccanismi che funzionano, come Covax, che abbiamo sostenuto fin dall'inizio», ha affermato il ministro elvetico della sanità Alain Berset in serata alla radio RTS.
Per la Svizzera, «svolgere un ruolo nel G20, far sentire la nostra voce, stabilire contatti bilaterali» (anche con l'India, l'Indonesia - prossimo presidente dell'organizzazione - e l'Italia), è una «opportunità immensa», ha aggiunto il consigliere federale.
C'è attualmente una dinamica positiva per anticipare il futuro, ha proseguito Berset, sottolineando come per la Svizzera sia necessario rafforzare le istituzioni multilaterali, in particolare l'OMS, stabilizzando il suo finanziamento.
La Svizzera ha già investito 145 milioni di franchi nel sistema Covax, che mira a garantire l'accesso al vaccino anche ai paesi più poveri. Berna ha inoltre fornito oltre quattro milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca.