Sciopero per il Clima lancia una petizione. Gli impianti a gas «sarebbero un disastro climatico»
BERNA - Sciopero per il Clima lancia una petizione contro la costruzione o l'espansione delle centrali a gas; una richiesta proveniente soprattutto dai partiti borghesi. Il gas come combustibile fossile non deve essere ampliato in nessun caso, ma deve essere sostituito da energie rinnovabili, afferma il movimento.
«La costruzione di un impianto a gas per i picchi di consumo sarebbe un disastro climatico e geopolitico, dato che il gas naturale è un motore centrale della crisi climatica e farebbe affluire miliardi nelle casse di dubbi regimi» scrive Sciopero per il Clima in un comunicato odierno. E - aggiunge - neanche l'energia nucleare è un'opzione, in quanto la costruzione e la legittimazione democratica di nuove centrali richiederebbe troppo tempo e potrebbe essere implementata solo in ritardo nella rete elettrica.
Secondo Sciopero per il Clima si dovrebbe invece negoziare un accordo sull'elettricità con l'UE, come proposto anche da uno studio della Commissione federale dell'energia elettrica (Elcom) sulla sicurezza dell'approvvigionamento elettrico in Svizzera. E bisognerebbe inoltre promuovere con forza l'espansione delle energie rinnovabili, fra l'altro con un obbligo di impianti solari per tutti i tetti adatti.
Al fine di raggiungere zero emissioni nette di gas serra entro il 2030, occorre anche una urgente politica di formazione nel campo delle energie rinnovabili, poiché sono necessari più progettisti e installatori competenti.
Sciopero per il Clima ritiene poi che la cosiddetta Strategia energetica 2050 attualmente prevista sia già troppo poco ambiziosa per quanto riguarda l'espansione delle energie rinnovabili. Il suo rinvio, come richiesto dall'UDC in un comunicato stampa, non è quindi né costruttivo né sensato per il futuro energetico della Svizzera, aggiunge il comunicato. Inoltre, ignorerebbe il chiaro voto popolare sulla strategia energetica del 2017 e l'urgenza della crisi climatica.
Il movimento avverte che oggi lancia la petizione per impedire l'espansione delle centrali a gas, e che nelle prossime settimane e mesi saranno intraprese azioni se il governo federale agirà in senso contrario.