Metà dei cittadini elvetici sarebbero d'accordo a rendere gli appelli al risparmio degli obblighi, secondo un sondaggio di 20 Minuti e Tamedia
BERNA - Le temperature sono ancora relativamente miti e, se rimanesse così, il clima potrebbe aiutarci a superare l'inverno senza penurie di energia.
Ciononostante, la minaccia di una carenza di energia permane nella mente dei cittadini svizzeri: secondo un sondaggio di 20 Minuti e Tamedia, il 47% di oltre 15mila persone interpellate ritiene che quest'inverno avremo una carenza relativa all'approvvigionamento.
Il Governo federale ha spiegato che non intende al momento intervenire (né sull'economia, né sui privati) fino a quando non c'è effettivamente la minaccia di una penuria. La metà della popolazione vorrebbe però andare oltre, anche prima che si verifichi una carenza. Il 50% ha risposto «piuttosto sì» o «sì» alla domanda se il Consiglio federale dovrebbe rendere obbligatorie delle misure di risparmio energetico per le imprese e le abitazioni private. Niente più appelli quindi, ma vere e proprie norme.
Rinunciare all'appartamento caldo, ma non alla doccia calda
Se gli svizzeri fossero costretti a risparmiare energia, sarebbero più propensi a fare a meno dell'asciugatrice (63%). Inoltre, non sembrano avere problemi a vivere in appartamenti un po' più freddi: il 56% degli interpellati ha dichiarato di poter fare a meno di riscaldare il proprio appartamento oltre i 19 gradi.
Altre rinunce che gli svizzeri accetterebbero per ridurre il consumo di elettricità? Diminuire i trasporti pubblici (32%), ridurre la luce (25%), e rinunciare dell'aspirapolvere (20%), ad esempio, ma anche al congelatore (19%) e alla TV (18%).
In fondo alla classifica c'è il telefono cellulare: solo il 6% ne farebbe a meno, anche se dovesse risparmiare energia. Inoltre, solo il 10% farebbe a meno di una doccia calda o dell'utilizzo di forno e fornelli.
Il sondaggio
Sono 16’296 le persone da tutta la Svizzera che dal 22 al 25 settembre hanno preso parte al sondaggio di 20 minuti e Tamedia sulle votazioni federali del 25 settembre 2022 e su altre tematiche d'attualità. Le rilevazioni vengono condotte in collaborazione con LeeWas, che pondera i dati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. Il margine d'errore si attesta all'1,3%. Un approfondimento sui risultati del sondaggio verrà pubblicato nei prossimi giorni.