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SVIZZERA«Più cibo vegetale, meno animale». La proposta “veg” che fa (e farà) discutere

26.02.23 - 16:44
L’iniziativa è pronta per arrivare sul tavolo della cancelleria federale. Si oppone al progetto annunciato dall’UDC.
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«Più cibo vegetale, meno animale». La proposta “veg” che fa (e farà) discutere
L’iniziativa è pronta per arrivare sul tavolo della cancelleria federale. Si oppone al progetto annunciato dall’UDC.

BERNA - «Ecologia e sicurezza alimentare». Sono i due pilastri sopra cui è costruita la proposta dell’ambientalista Franziska Herren. L’obiettivo: produrre più cibo di origine vegetale e, al contempo, diminuire gli alimenti di origine animale. Lo riporta la SonntagsZeitung.

Qualche anno fa, la promotrice lanciò da sola (con il supporto della sua associazione) l’iniziativa "Acqua potabile pulita e cibo sano". Riuscì a raccogliere, in soli sette mesi, più di 100’000 firme. Alla prova delle urne, la proposta venne bocciata, ma il Governo e gli agricoltori si sentirono, in qualche modo, “obbligati” a limitare l’uso dei pesticidi.

Ora, l’attivista ha messo a punto una nuova iniziativa che, sulla carta, è potenzialmente esplosiva. Lo scopo è incoraggiare gli agricoltori a produrre più cibo vegetale e non animale, aumentando il tasso di autosufficienza dall’attuale 50 al 70%, andando a modificare la Costituzione. Il testo è pronto e, settimana prossima, dovrebbe essere presentato alla Cancelleria.

Come sottolineato da Herren, l’obiettivo non è escludere una specifica forma di alimentazione, bensì creare un nuovo equilibrio, andando anche a diminuire la produzione dei mangimi sui terreni coltivabili, oggi al 60%. Se la proposta andrà in porto, aggiunge l’attivista, la “filiera” della carne tornerebbe a concentrarsi nei pascoli e nei prati.

La strada scelta è quella degli incentivi: andrebbe sovvertito l’ordine attuale che vede l’82% delle sovvenzioni destinate al “mondo animale” e solo il 18% alla coltivazione delle piante.
«I sussidi devono essere utilizzati per una produzione sostenibile - commenta Herren - attenta al clima ed efficiente dal punto di vista delle risorse».

Quindi, nessuno sarà costretto a mangiare meno carne. «Già oggi - spiega Herren - il 63% della popolazione svizzera consuma meno cibo animale per il bene dell’ambiente e il benessere degli animali». Inoltre, aggiunge l’ambientalista, è una bella opportunità pure per i produttori locali. «L'eccesso di fertilizzanti - continua Herren - distrugge la biodiversità, danneggia la fertilità del suolo, i corpi idrici e il clima e porta alla chiusura dei pozzi di acqua potabile a causa dei livelli eccessivi di nitrati».

L’iniziativa, in qualche modo, si oppone a un progetto messo a punto dall’UDC. I democentristi, infatti, hanno annunciato un’iniziativa sulla sicurezza alimentare, inserendo in Costituzione un maggior grado di autosufficienza. Insomma, nei prossimi mesi si preannuncia un dibattito sull’orientamento della politica agricola elvetica.

 

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