Il Consiglio nazionale dà il suo assenso alla modifica di legge che porterà allo stanziamento di 20 milioni di franchi.
BERNA - Dopo gli sconquassi causati dalla pandemia di coronavirus, i progetti turistici innovativi potranno contare su un aiuto da parte della Confederazione. È quanto prevede una modifica di legge, approvata oggi anche dal Consiglio nazionale, volta a rafforzare provvisoriamente il programma Innotour per il quale si prevede lo stanziamento di fondi supplementari per un importo di 20 milioni di franchi. Il dossier è pronto per le votazioni finali.
Già nel settembre 2021, il Consiglio federale aveva adottato un programma di rilancio del turismo svizzero, fortemente toccato dalla crisi sanitaria. Nel 2020, il settore ha infatti subito un crollo storico della domanda.
Le misure di rilancio proposte dal Governo nel giugno scorso mirano ad aiutare il settore o meglio i settori. «Si parla di settori al plurale (includendo trasporti, hotel, ristoranti e cultura, ecc.) e con ciò si vuole sottolineare l'importanza del turismo, che è stato fortemente penalizzato dalla pandemia», ha dichiarato Fabio Regazzi (Centro/TI) a nome della commissione. La crisi è passata, ma il settore rimane in convalescenza, ha aggiunto.
Uno dei provvedimenti sostenuto dal Parlamento prevede l'ampliamento temporaneo della promozione di progetti innovativi nel settore del turismo nel quadro di Innotour. Tra il 2023 e il 2026 la partecipazione della Confederazione ai progetti di promozione dell'innovazione, della collaborazione e dello sviluppo delle conoscenze nel turismo sarà aumentata dall'attuale 50% a un nuovo tetto massimo del 70%.
Ciò dovrebbe consentire al settore di implementare o di lanciare innovazioni e nuovi prodotti nonché di avviare nuove collaborazioni nonostante il periodo di crisi. L'attuazione di questa misura è però subordinata a una modifica della base legale e a un aumento puntuale di 20 milioni di franchi dei mezzi destinati al programma Innotour.
L'ampliamento della promozione è volto a sostenere il turismo svizzero, in particolare in tre settori dell'innovazione prioritari: digitalizzazione, sostenibilità, turismo urbano e d'affari.
Oggi in aula solo l'UDC ha tentato di silurare il progetto. «Abbiamo priorità più importanti», ha sottolineato invano Thomas Burgherr (UDC/AG). «Le imprese devono trovare fondi privati per sostenere i loro progetti. Concedendo loro nuove sovvenzioni pubbliche significherebbe creare incitamenti negativi». Ma la maggioranza della Camera non lo ha seguito ed è entrata in materia - con 161 voti contro 27 e 1 astenuto - sul progetto, per poi approvarlo con le stesse proporzioni al voto finale.