Il consigliere federale incontrerà oggi il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic.
BERNA - Il capo della diplomazia svizzera, Ignazio Cassis, vedrà oggi a Bruxelles il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic, quest'ultimo responsabile del dossier elvetico.
Oltre a fare il punto delle relazioni, in agenda figura anche il calendario delle prossime tappe delle relazioni tra Svizzera e UE in vista dell'avvio di negoziati veri e propri dopo il «no» elvetico del 2021 all'accordo istituzionale.
Il Consiglio federale non è ancora pronto per un mandato negoziale: i tempi si sono allungati complice anche le elezioni federali che si terranno alla fine di ottobre. Bruxelles intende «rispettare» questa scadenza, ha dichiarato il diplomatico slovacco a Keystone-ATS giovedì scorso, a margine di un incontro con la stampa sugli acquisti di gas nell'UE.
L'incontro odierno servirà per elaborare una tabella di marcia per le prossime tappe «dopo le elezioni», al fine di aumentare le possibilità di successo dei negoziati bilaterali Svizzera-UE. Un risultato favorevole sarebbe la «migliore notizia», secondo Sefcovic.
Il vicepresidente della Commissione europea ha dichiarato che è in corso la stesura di un documento che definisce le «zone di atterraggio comuni», ossia i settori in cui la Svizzera e l'UE vedono opportunità di avvicinamento.
Ci sono voluti dieci colloqui esplorativi tra la Segretaria di Stato per gli Affari esteri, Livia Leu, e il suo omologo dell'UE Juraj Nociar per arrivare a questo punto. Si sono inoltre tenuti numerosi incontri a livello tecnico.
A giugno, il Consiglio federale ha infine definito i parametri di un mandato negoziale con l'UE. Anche Berna intende prepararsi all'adozione di un mandato entro la fine dell'anno.
I punti chiave del futuro accordo
Le linee guida di un eventuale mandato negoziale con l'Unione europea adottate il 21 giugno dal Consiglio federale contemplano accordi per la partecipazione al mercato interno dell'Ue nel settore dell'elettricità e della sicurezza alimentare, la partecipazione della Svizzera al pacchetto Orizzonte Europa 2021-2027 e un approccio settoriale per le questioni istituzionali.
Il Consiglio federale mira anche a concludere un accordo di cooperazione nell'ambito della salute e a partecipare sistematicamente e in modo completo ai futuri programmi dell'Ue (programmi Orizzonte Europa ed Erasmus). Fra gli obiettivi figura pure la partecipazione della Svizzera al pacchetto Orizzonte Europa 2021-2027.
Per quanto riguarda le questioni istituzionali, l'esecutivo ritiene che il recepimento del diritto e la composizione delle controversie possano essere risolti in modo pragmatico in ogni accordo, nuovo o esistente, sul mercato interno. Al momento sono in corso discussioni con l'UE in merito a eccezioni e principi allo scopo di tutelare gli interessi sostanziali della Svizzera.
Nel frattempo il Consiglio federale continuerà a discutere con le parti sociali e i cantoni misure di politica interna per proteggere il livello attuale dei salari. Per quanto riguarda gli aiuti di Stato, adotterà un approccio equilibrato e settoriale che prevede il recepimento delle disposizioni dell'Ue limitatamente a determinati accordi sul mercato interno. Il Governo intende inoltre minimizzare i rischi per il sistema di aiuto sociale svizzero. Se il risultato complessivo sarà soddisfacente, il governo prenderà in considerazione un contributo solidale regolare alla coesione e alla stabilità in Europa.