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SVIZZERA«Da Ruag potrebbero arrivare altre sorprese»

30.08.23 - 07:51
La fiducia c'è ancora, spiega Viola Amherd, ma il caso «mi ha contrariato»
KEYSTONE/ALESSANDRO DELLA VALLE (ALESSANDRO DELLA VALLE)
Fonte Ats
«Da Ruag potrebbero arrivare altre sorprese»
La fiducia c'è ancora, spiega Viola Amherd, ma il caso «mi ha contrariato»

BERNA - La ministra della difesa Viola Amherd non esclude che la società di armamenti Ruag possa riservare altre sorprese. In dichiarazioni alla stampa ha espresso il suo disappunto per le recenti rivelazioni riguardanti il gruppo di armamenti.

Il caso - La scorsa settimana la consigliera federale - in seguito a incongruenze emerse in occasione di una riunione straordinaria del consiglio d'amministrazione di Ruag MRO - ha commissionato un'inchiesta esterna sull'acquisto di 96 carri armati Leopard 1 effettuato in Italia nel 2016 da parte dell'allora Ruag Holding.

Dopo l'acquisto, i carri armati sono stati stivati in un deposito, sempre in Italia: secondo Ruag MRO, sarebbero serviti per prelevare pezzi di ricambio. All'inizio del 2023 Rheinmetall ha presentato una domanda con cui chiedeva se i carri armati potessero essere acquistati. L'idea era quella di rimetterli in efficienza e consegnarli all'Ucraina. Il 13 febbraio è stato firmato un contratto di compravendita con riserva di approvazione da parte delle autorità.

La fiducia reciproca - In interviste pubblicate dalle testate in lingua tedesca di Tamedia, Viola Amherd ha affermato che una base di fiducia reciproca è necessaria per portare avanti la collaborazione tra la Confederazione e la Ruag.

La fiducia c'è ancora, «ma ora ho bisogno di sapere esattamente cosa è successo», ha aggiunto riferendosi agli ultimi avvenimenti. «Da giurista ciò mi ha contrariato», ha commentato la ministra. Da un punto di vista puramente giuridico, quanto accaduto è legittimo, ha aggiunto, «ma, personalmente, avrei fatto prima una richiesta formale», poi si sarebbe potuto procedere alla firma del contratto con la Rheinmetall.

Neutralità rispettata - Viola Amherd afferma di non sapere come l'accordo sui carri armati sia stato percepito all'estero. Non se ne è parlato quando ha incontrato il suo omologo tedesco Boris Pistorius a luglio. «Non è certo positivo quando si verifica una situazione del genere», ha ammesso.

Per quanto la neutralità, la consigliera federale si è detta convinta che non siano necessarie modifiche. A suo avviso, questo diritto verrebbe comunque rispettato anche se la Svizzera dovesse collaborare più strettamente con la NATO.

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COMMENTI
 

Core_88 1 anno fa su tio
Ma che senso ha per una nazione comprare armamenti e non poterli usare perchè siamo neutrali? Allora non vendeteli del tutto. Vogliamo sempre la botte piena e la moglie ubriaca

tbq 1 anno fa su tio
Risposta a Core_88
Chi le compra le può usare in qualunque momento ne abbia bisogno. Quello che non può fare è riesportarle in Paesi in cui la Svizzera stessa non esporta armi. Nello specifico, Russia E Ucraina. In alternativa, si può levare il bando delle esportazioni (e riesportazioni) SIA per la Russia che per l'Ucraina. :)

Ulk 1 anno fa su tio
Giuristi e avvocati ..il loro mestiere é quello di mentire ...lo fanno tutto il giorno tutti i giorni

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Parole, parole, parole.. La realtà per un azienda produttrice di armamenti con sedi all’estero è, ehm, complessa..

vulpus 1 anno fa su tio
La panna stà montando e qualcuno ci sguazza. In Svizzera purtroppo c'è la mala abitudine che le aziende della confederazione fanno quello che vogliono, e le verifiche e sorveglianza sono all'acqua di rose di certe commissioni federali che non capiscono molto della materia sulla quale sono chiamati a discuisire. per il caso RUAG , sono polemiche inutili. La neutralità non c'entra. In Italia c'è un mucchio di rottami ferrosi che non vuole più nessuno, se non ferro da riciclare. La storiella che vengono rimessi in funzione per l'Ucraina fa ridere anche i polli. Un'unica mossa di carattere economico , per chi farà il maquillage per farli viaggiare, ma sul campo di guerra sono solo obiettivi da centrare. Se pensiamo ai carri armati forniti dalla NATO, sono veramente strumenti di guerra. Questi sono paragonabili ai vecchi jeep Willys con il cambio in doppia frizione

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Viola !!!! Okkio che sei attenzionata. Basta far fare per INTERPOSTA PERSONA i "giochetti" di prestigio del CF e del TUO !! dipartimento ai dirigenti RUAG che poi PROFUMATAMENTE , dopo lo sgamo, si fanno da parte..... Come dipartimento se non siete in grado di sostenere un confronto internazionale con i vostri omonimi e sostenere la NEUTRALITÀ SVIZZERA

APR-DRONE 1 anno fa su tio
Risposta a APR-DRONE
UMILMENTE lo si ammette e ci si fa da parte. D’altronde non è che il popolo ha voluto una super eroe infallibile a ricoprire il tuo e i vostri ruoli. Capita nella vita di essere deficitari e inadatti a ricoprire delle posizioni. Essere votati e ricoprire un ruolo non significa che una mano benedicente dall’altro infonda un fluido benedetto al fine di aprire i chakra.

leobm 1 anno fa su tio
A mio giudizio ho la sensazione che chi era ai vertici della RUAG fino ad alcune settimane fa qualche furbastrata l'ha fatta. Sminuire l'importanza essenziale della nostra neutralità per fare solo "affari" mi sembra alquanto riprovevole. Non per niente si è dimessa. La nostra politica deve essere molto attenta su questi temi ne dipende anche il ruolo stesso della Svizzera. Abbiamo altri funzioni nello scacchiere internazionale. Essere costruttori di soluzioni pacifiche e non "demolitori" di ponti.
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