Le nuove disposizioni sono entrate in vigore con l'inizio del nuovo anno.
ZURIGO - L’anno nuovo non è cominciato bene per i guidatori di taxi del Canton Zurigo. O almeno non per tutti. Dal primo gennaio del 2024 infatti è entrata in vigore una nuova normativa che prevede come sia necessario dimostrare di parlare il tedesco con un livello B1, ovvero i guidatori dovranno essere capaci di «esprimersi in modo semplice e coerente su argomenti familiari e aree di interesse personale», come previsto dalle norme del Consiglio d’Europa.
Fatto questo che ha portato a un situazione di fortissima crisi e a ben 1500 permessi ritirati.
A intervenire sul tema è Georg Botonakis, presidente dell'Associazione dei taxi di Zurigo che sottolinea proprio come quasi 1.500 tassisti «non rispondevano a tali criteri e quindi non hanno ottenuto il permesso di esercitare l'attività. Una notizia che si potevano anche aspettare vista la regolamentazione chiara in essere», ha detto.
Va infatti detto come il Cantone avesse dato indicazioni precise sulle nuove disposizioni che sarebbero entrate in vigore, con largo anticipo. E senza mezzi termini sempre Botonakis dice come adesso «i risultati siano inevitabili per coloro che non se ne sono occupati per tempo. Ora con tali disposizioni si potrà avere un servizio di miglior qualità e si potrà distinguere tra taxi e Uber».
Questi ultimi infatti non sono tenuti a dover rispettare una simile regola. Il rischio indiretto ora potrebbe essere quello di veder passare al servizio Uber molti di quanti sono rimasti senza permesso, fatto questo che potrebbe incidere sulle tariffe e sulla concorrenza. Oltre al fatto che si potrebbe anche correre il pericolo di avere meno autisti di taxi a disposizione. Timore che viene fugato dall’associazione che sottolinea come quella di Uber non sia una realtà rischiosa e come non ci sia carenza di taxi.