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Per il segretario generale di Swiss ASD il divieto di fornire paesi in conflitto interno o esterno sta chiudendo diverse porte
BERNA - Il mercato saudita è «chiuso per l'industria degli armamenti svizzera», secondo Matthias Zoller, segretario generale di Swiss ASD, il settore industriale di Swissmem. Il suo intervento è avvenuto al termine del World Defense Show di Riyad, dove la rappresentanza militare svizzera si è fatta notare per la sua assenza.
«Le aziende di armi svizzere non cercano più di affacciarsi su questo mercato, perché è troppo complicato», ha dichiarato al quotidiano di Friburgo La Liberté.
A suo avviso, anche il divieto di fornire paesi in conflitto interno o esterno, approvato dal Parlamento nell'ottobre 2021, sta chiudendo la porta. La consegna di sistemi d'arma all'Arabia Saudita è vietata dalla legge svizzera.
«Soprattutto, questa legge ci impedisce di fornire i Paesi della Nato», deplora Zoller. Il lobbista spera che la mozione del Consiglio degli Stati per introdurre una deroga nella legge federale sul materiale bellico apra la strada.
«Ciò corrisponderebbe alle norme in vigore prima dell'ottobre 2021», spiega. A suo avviso, questo sarebbe un chiaro segnale da parte del Parlamento che riconosce che i tempi sono cambiati, anche se «non sarà sufficiente a ripristinare la fiducia persa nella Svizzera».
