È quanto stabilito dalla Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale.
BERNA - Per colmare in parte i tagli alla ricerca e alla formazione, i futuri studenti stranieri che si iscrivono ai due politecnici federali dovrebbero pagare tasse di iscrizione tre volte più elevate delle attuali. È quanto stabilito dalla Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) per 21 voti a 3.
Con questa decisione, la commissione viene incontro alle richieste pressanti formulate negli ultimi mesi dai due politecnici, quelli di Zurigo e di Losanna, scontenti per i minori investimenti da parte della Confederazione a causa della difficile situazione finanziaria della Confederazione.
Nell'ambito del messaggio sulla promozione dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione (messaggio ERI) per il periodo 2025-2028, il Consiglio federale prevede una riduzione del contributo destinato a questi due atenei di 100 milioni di franchi per il 2025 e una taglio trasversale dell'1,4% sulle uscite debolmente vincolate. Il pacchetto globale è tuttavia superiore di 1,3 miliardi rispetto al periodo 2021-2024, ciò che corrisponde a una crescita nominale annuale media dell'1,6%.
Di fronte a questa situazione e tenendo conto degli antefatti del messaggio ERI - quest'ultimo ha subito due tagli nel marzo 2023 e nel marzo 2024 - la commissione si è occupata innanzitutto del disegno di modifica della legge federale sui politecnici federali (legge sui PF) e, in particolare, delle tasse universitarie per gli studenti stranieri.
A tale proposito, spiega una nota odierna dei servizi parlamentari, reputa che queste debbano essere aumentate in modo che i politecnici possano disporre di un budget maggiore per i prossimi anni. Da qui la decisione di triplicare le tasse per i nuovi studenti provenienti dall'estero. Una minoranza ha perorato un incremento tra tre e cinque. Un'altra minoranza teme invece che l'aumento delle tasse universitarie rappresenterebbe un ostacolo troppo grande per l'ingresso di studenti svantaggiati sotto il profilo socio-economico.
Aumento fondi per 145,7 milioni
Per 17 voti a 8 e con 16 voti a 8, la CSEC-N si è inoltre espressa per un incremento dei fondi rispetto al disegno del Governo di 145,7 milioni per il finanziamento della formazione professionale, del settore dei politecnici, delle scuole universitarie cantonali e delle istituzioni che promuovono la ricerca.
Con questa proposta si vuole raggiungere un tasso di crescita nominale medio dell'1,7% invece dell'1,6% previsto dall'esecutivo.
Borse di studio, meno soldi per stranieri
Circa i crediti per la cooperazione internazionale in materia di educazione e per le borse di studio a studenti e artisti stranieri negli anni 2025-2028 la CSEC-N ha deciso una diminuzione di 4 milioni rispetto al limite di spesa previsto dal Consiglio federale.
Data la situazione tesa in cui versano le finanze federali intende limitare le borse di studio a beneficio degli studenti stranieri.
Più mezzi a formazione continua
La commissione ha poi aumentato di 1,5 milioni il limite di spesa per la formazione continua. L'obiettivo è rendere la formazione continua accessibile al maggior numero possibile di persone in Svizzera e contrastare così la carenza di manodopera qualificata.
La commissione intende anche promuovere la Svizzera quale polo di innovazione e, con 14 voti a 11, ha quindi deliberato 9 milioni supplementari per il parco svizzero dell'innovazione "Switzerland Innovation".
Per sostenere le strutture di ricerca di importanza nazionale che svolgono compiti che non possono essere supportati dalle scuole universitarie esistenti e da altre istituzioni del settore dell'istruzione superiore, la CSEC-N ha deciso - 17 voti a 8 - di stanziare ulteriori 4,5 milioni. Nel periodo 2021-2024, 34 istituti di ricerca sono stati sostenuti conformemente alla legge federale sulla promozione della ricerca e dell'innovazione e la commissione vorrebbe continuare a garantire questo sostegno.
Nel suo messaggio, il Consiglio federale prevede investimenti fino a 29,2 miliardi. Il settore dell'istruzione superiore dovrebbe ricevere circa 17,1 miliardi, di cui 11,1 miliardi per il settore dei politecnici e 5,8 miliardi per le università e le scuole universitarie professionali.
Altri 7,6 miliardi sono destinati alla ricerca e all'innovazione, di cui 4,9 miliardi per il Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica e 1,3 miliardi per Innosuisse. Il settore della formazione professionale può contare su un finanziamento di circa 3,9 miliardi e su altre misure di formazione per 493 milioni.