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Il crollo nel gradimento è legato ad alcune scelte come il "si" alla tredicesima Avs.
BERNA - Il Consiglio Federale piace sempre di meno agli svizzeri. La fiducia è infatti crollata ai minimi storici. A dare questa brutta notizia al Governo è l'esperto di sondaggi Lukas Golder di gfs.bern che analizza le motivazioni principali legate a questa disaffezione che accomunano cittadini sia di destra che di sinistra.
Le ragioni principali - Su tutto, ciò che avrebbe fatto pendere verso il basso l'ago della bilancia sono una serie di svolte politiche, a partire dal "sì" alla tredicesima AVS. «Da allora, il Consiglio federale e il Parlamento non sono più riusciti ad avanzare nei sondaggi», ha spiegato l'esperto. In estrema sintesi il governo darebbe «l'impressione di non essere sufficientemente consapevole delle preoccupazioni del popolo svizzero», prosegue l'analisi che si sposta poi anche sul voto sulla riforma della LPP che ha «aggravato la crisi di fiducia, così come gli errori nelle previsioni di finanziamento dell'AVS».
La caduta di consenso - La crisi legata al covid-19 aveva fatto aumentare il sostegno della popolazione nell'operato dell'esecutivo. Dalla fine delle misure prese per lottare contro la pandemia «tale sostegno si è però eroso, poiché gli interessi hanno cominciato a divergere», afferma Golder.
Ulteriori motivi - Da allora il Consiglio federale ha poi dovuto affrontare altri temi scottanti e oggetto di dibattito come il «salvataggio di Credit Suisse, la situazione a livello mondiale diventata più incerta e la questione della migrazione sempre più importante», afferma l'esperto che vede in questi elementi alcune delle ragioni del disamore. Gli svizzeri si sono detti preoccupati anche per le assicurazioni sociali e le misure di riduzione dei costi dell'esecutivo federale non sono molto popolari, aggiunge.
Politica - Se un tempo lo scetticismo nei confronti del governo era più un tema della destra politica, ora sembra fortemente «radicato anche negli ambienti di sinistra», osserva lo specialista. «Si sta vivendo una crisi di fiducia a sinistra», spiega, indicando come, ad esempio, i progetti di modifica della legge sugli affitti sostenuti dal governo - in votazione il 24 novembre - abbiano mobilitato la sinistra.
