Il sindaco di Chamoson analizza la situazione dopo la tragedia. Non sono ancora stati ritrovati un uomo di 37 anni e la sua bambina di sei
CHAMOSON - Le ricerche continuano senza sosta per trovare la piccola di sei anni e il suo papà (37) a Chamoson, dopo che, a bordo della loro auto, sono stati travolti da una colata di fango, domenica sera. Il fiume Losentse è esondato e la città, come già accaduto lo scorso, è stata travolta come da un potente flusso di lava.
Sollecitato da 20 Minuten, il sindaco Claude Crittin spiega perché la popolazione non è stata avvertita. «Può essere pericoloso mettere in allerta i cittadini, ad esempio con delle sirene. L’effetto sarebbe controproducente: molti si sarebbero messi in strada esponendosi maggiormente alle intemperie e alle calamità. Quando ci sono forti temporali è giusto stare in casa».
Già lo scorso anno, il 7 agosto 2018, uno straripamento del torrente Saint-André aveva interessato il comune. «Solo quest'anno abbiamo investito cinque milioni di franchi per la messa in sicurezza. Quel corso d'acqua, ieri, non è fuoriuscito dagli argini. Ci dobbiamo chiedere ora se sia necessario fare ancora di più, nonostante sia chiaro che un residuo di rischio rimarrà sempre».
«Il fiume che è straripato quest’anno - ha continuato il sindaco - era stato giudicato standard nella mappa dei pericoli. Sono sorpreso: come è possibile che un evento così raro - che di solito si manifesta ogni cento anni - si verifichi due anni di seguito? Questa è la grande domanda. Forse il rischio è aumentato».
Le speranze di ritrovare il 37enne e la figlia sono già state dichiarate nulle. «La valanga era incredibilmente forte, una massa incredibile», ha concluso Claude Crittin.