La denuncia della donna, tra l'altro pure aggredita e malmenata, ha portato al fermo di due uomini di 64 e 65 anni
PALMA DI MAIORCA - Due cittadini svizzeri sono finiti in manette a Palma di Maiorca con l'accusa di sfruttamento e favoreggiamento all'immigrazione clandestina.
Si tratterebbe, scrive il Diario de Mallorca, di due uomini di 64 e 65 anni di età che avrebbero obbligato una donna a lavorare per loro come cuoca con orari massacranti (si parla di 15-18 ore al giorno) con una paga da minimo sindacale.
Stando alla ricostruzione degli inquirenti, che si sono attivati dopo la denuncia della vittima, quest'ultima sarebbe stata fatta arrivare via aereo dal continente e messa subito a lavorare. Questo sebbene gli arrestati sapessero che non aveva né permesso di soggiorno né permesso di lavoro.
A un certo punto, la cuoca, si è poi lamentata delle sue condizioni con i datori, questi le hanno quindi proposto di prendere 500 euro e «ritornare al suo Paese». Quando lei non ha accettato, uno dei due l'ha malmenata. Per medicare le lesioni riportate, la donna ha dovuto recarsi in pronto soccorso.
L'indagine della polizia maiorchina ha permesso di scoprire altre due persone alle dipendenze della coppia elvetica, anche loro impiegati in nero (sebbene con permesso di soggiorno) come cuochi privati in varie abitazioni dell'isola.