In uno di quei 12 appartamenti, liberati per i rifugiati ucraini, abitava anche uno studente ticinese: «Erano tutti in subaffitto»
ZURIGO - Non c'era nessun contratto diretto con gli studenti universitari - tra i quali c'era anche un ticinese - sfrattati da una palazzina zurighese per ospitare rifugiati ucraini. I giovani erano tutti in subaffitto.
Prende posizione in maniera netta, la Città di Zurigo, sulla questione dei 12 appartamenti ceduti a un'organizzazione zurighese che gestisce alloggi per richiedenti asilo. La città ci tiene a precisare che non aveva alcun contratto d'affitto con gli studenti.
La città di Zurigo ha rilevato l'immobile, situato nel quartiere di Hirslanden, nel Kreis 7, alla fine del 2021 nell'ambito di un accordo di permuta, ha ribadito oggi a Keystone-ATS le portavoce del Dicastero delle finanze Catharina Fingerhuth. L'immobile, in ogni caso, necessita di una ristrutturazione.
«I 12 appartamenti venivano subaffittati da una terza persona agli studenti», ha spiegato Fingerhut ha inoltre affermato che «i contratti di subaffitto non erano conformi alle linee guida della città in materia di affitti». In altre parole: le pigioni erano ben più alte di quanto avrebbero dovuto.
Lo scorso autunno, la città di Zurigo ha deciso di dare in affitto la palazzina alla Asylorganisation Zürich (AOZ) in considerazione della necessità di ospitare i rifugiati. Si tratterà di un utilizzo provvisorio fino al completamento della ristrutturazione.
«Se necessario, esamineremo possibili soluzioni per gli studenti», ha concluso la portavoce. Lo studente ticinese intanto avrebbe già trovato una nuova sistemazione, secondo quanto confermato sempre a tio.ch.
«La delusione però rimane. E mi pongo anche domande sulle modalità con cui ci è stata fatta la comunicazione. Eravamo in quell'appartamento da poche settimane. All’improvviso arriva una decisione del genere e non hai possibilità di replica, te ne devi andare. Possibile che non ci fossero altre soluzioni?», aveva commentato.
La questione degli sfratti di inquilini svizzeri per motivi di ospitalità ha fatto parecchio discutere negli scorsi giorni, con i casi di Windisch (AG) e Seegräben (ZH).