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Gli attivisti del clima che si sono incollati sull'asfalto dell'A2: chi sono (e cosa rischiano)

URIGli attivisti del clima che si sono incollati sull'asfalto dell'A2: chi sono (e cosa rischiano)

07.04.23 - 13:47
Studenti, professionisti e un docente: i manifestanti di Renovate Switzerland entrati in azione venerdì mattina sono stati rilasciati
Twitter / Renovate Switzerland
Gli attivisti del clima che si sono incollati sull'asfalto dell'A2: chi sono (e cosa rischiano)
Studenti, professionisti e un docente: i manifestanti di Renovate Switzerland entrati in azione venerdì mattina sono stati rilasciati

GOESCHENEN - Sette, di età compresa tra i 19 e i 64 anni. Sono gli attivisti climatici di Renovate Switzerland che questa mattina hanno messo in atto una clamorosa protesta sull'autostrada A2: si sono messi davanti alle auto incolonnate al portale nord del tunnel del San Gottardo e hanno incollato le mani all'asfalto, per protestare contro l'inazione del governo verso le politiche ambientali.

Il tutto mentre nel canton Uri si srotolava un serpentone di veicoli fermi lungo 15 chilometri. L'esasperazione di alcuni conducenti si è manifestata andando a strappare gli striscioni mostrati dai manifestanti. I sette sono stati poi sgomberati (letteralmente di peso, come si vede nelle immagini pubblicate sui social dalla stessa organizzazione) dalla polizia urana, che ha ripristinato la circolazione sull'A2. Per tutti è scattato il fermo: sono stati portati alla stazione di polizia e, dopo le formalità del caso, sono stati rilasciati intorno alle 15.30.

Chi sono - 20 Minuten è andata a scoprire chi sono questi attivisti e da quali contesti provengono. La più giovane, Karuna Babajee di 19 anni, è una studentessa così come Moritz Bischof, 24 anni, e Tom Jeannin, 20 anni. Il partecipante più anziano è Antoine Mayerat, 64 anni, che lavora come osteopata. Inoltre, anche la microbiologa Daria Wüst, 24 anni, il macchinista Eric Ducrey (47 anni) e Gilbert Rossier, 47 anni, che lavora come docente di sport, hanno preso parte al blocco della A2 prima del Gottardo. «È la prima volta che partecipo a un'azione di blocco. Mi spaventa, ma lo faccio perché ho paura e rabbia che la mia generazione sia condannata a morte. Partecipando, non mi sento più sola», ha dichiarato Babajee.

Anche Mayerat vede il blocco del traffico come una lotta importante: «Preferirei passare questo momento con la mia famiglia e godermi le vacanze. Purtroppo l'emergenza climatica non conosce pause e dobbiamo agire immediatamente. Oggi mi sono seduto sulla strada del Gottardo per farmi sentire da tutti i miei concittadini e per invitarli ad alzarsi e a far sentire la loro voce. Solo così potremo salvare le nostre vite e quelle dei nostri cari. Quando agiamo insieme, abbiamo il potere di fare la differenza».

Cosa rischiano - Cécile Bessire, portavoce di Renovate Switzerland, ha dichiarato a 20 Minuten di non sapere ancora l'entità delle sanzioni che saranno inflitte al gruppo. Qualsiasi pena o multa sarà comunque inferiore rispetto alle conseguenze della crisi climatica, tiene a sottolineare. L'incertezza è giustificata dai precedenti: attualmente in Svizzera non esiste una prassi giudiziaria coerente nei procedimenti contro gli attivisti che bloccano le strade.

In passato, diversi cantoni hanno assolto attivisti che avevano bloccato strade pubbliche. Un giudice distrettuale di Zurigo ha anche annunciato che in futuro non emetterà condanne in casi di disobbedienza civile. Secondo gli esperti legali, gli attivisti rischiano al massimo una condanna per coercizione, punibile con un massimo di tre anni di carcere o una multa.

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