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BERNARaddoppiati i crimini d'odio verso la comunità LGBTIQ+

17.05.24 - 07:20
Nel 2023 sono stati 305 i casi di ingiurie o attacchi verso persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, non binarie, intersessuali e queer
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Fonte ats
Raddoppiati i crimini d'odio verso la comunità LGBTIQ+
Nel 2023 sono stati 305 i casi di ingiurie o attacchi verso persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, non binarie, intersessuali e queer

BERNA - In Svizzera cresce il numero di crimini d'odio nei confronti della comunità LGBTIQ+.

Nel 2023 sono stati segnalati 305 casi di ingiurie o attacchi verso persone lesbiche, gay, bisessuali, trans, non binarie, intersessuali e queer, che si sono rivolte ai numeri telefonici di assistenza per denunciare le ostilità subite. Le violenze verbali e fisiche sono più che raddoppiate nel giro di un solo anno.

«Negli scorsi mesi abbiamo denotato un aumento delle ostilità e subito più violenze, anche in pieno giorno per le strade», afferma Anis Kaiser, responsabile presso l'organizzazione Transgender Network Switzerland (TGNS). Secondo Kaiser questo «clima avverso viene fomentato da alcuni articoli di stampa ed interventi politici anti-trans», che possono anche sfociare in gravi ripercussioni per la comunità LGBTIQ+ in Svizzera.

Per rendere attenta la popolazione sulla questione, oggi sulla Piazza federale squilleranno simultaneamente 305 telefoni, che daranno voce proprio a quelle 305 persone che nel 2023 si sono rivolte alle diverse helpline istituite per denunciare simili crimini di odio, come si apprende da un comunicato congiunto diramato da TGNS, Pink Cross, l'Organizzazione svizzera delle lesbiche (LOS) e LGBTIQ-Helpline.

Non a caso per l'azione è stata scelta la giornata odierna. Oggi, come ogni 17 maggio, infatti si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia, volta a sensibilizzare al problema della discriminazione, delle molestie e della violenza che le persone LGBTIQ continuano a subire. La ricorrenza è stata istituita 20 anni fa, nel 2004.

«Dietro ogni telefono e ogni segnalazione c'è qualcuno che ha dovuto subire un crimine d'odio contro la comunità nel corso dello scorso anno. Con questa azione vogliamo dare una scossa alla politica e alla società: dobbiamo assolutamente agire contro la discriminazione e gli attacchi alle persone LGBTIQ», dichiara Milo Käser, capo del progetto LGBTIQ-Helpline.

Da anni le associazioni segnalano un aumento dei crimini d'odio e chiedono pertanto l'adozione di misure da parte della Confederazione, dei Cantoni e delle città. «Concretamente, chiediamo misure di prevenzione e sensibilizzazione su larga scala all'interno della società, nonché una formazione delle autorità penali e servizi di assistenza per le vittime e un'adeguata tutela contro la discriminazione verso le persone trans», afferma Muriel Waeger, co-direttrice della LOS.

Come detto, le segnalazioni delle ostilità sono in costante aumento. Nel 2020, LGBTIQ-Helpline ha registrato 61 casi, 92 nel 2021, e nel 2022 complessivamente 134. Circa il 70% dei 305 casi segnalati nel 2023 riguardava insulti verbali, mentre 64 persone (21%) hanno subito una violenza fisica.

Quasi la metà dei crimini d'odio hanno avuto luogo nel canton Zurigo (131 segnalazioni), seguito da Berna, con 36 casi, San Gallo (27), Argovia (22) e Vaud (14). Il 40% delle segnalazioni sono state fatte da persone trans. Il 15% dei crimini d'odio è stato denunciato direttamente alle autorità.

Queste violenze, che siano fisiche oppure verbali, possono avere conseguenze a lungo termine e chi ne è colpito direttamente spesso subisce forti traumi.

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