È stato approvato dalle aziende, ora dovrà passare il vaglio dei sindacati: «Se diranno no, un duro contraccolpo»
WALLISELLEN - È stato approvato «dalla stragrande maggioranza» dai rappresentati dei datori di lavoro il nuovo contratto collettivo di lavoro per il settore delle falegnamerie dal 2022 al 2025. A darne notizia, in una nota, l'Associazione svizzera fabbricanti mobili e serramenti (ASFMS)
Il documento, frutto di 3 anni di trattative, ora dovrà essere valutato dai partner sindacali UNIA e OCST. Se decideranno di cassarlo, il settore rischia di restare senza un ccl a partire dal primo giorno del prossimo anno.
«Il chiaro sì è un forte segnale da parte dei datori di lavoro, un pilastro per un settore orientato al successo ad attento alle responsabilità sociali. L'approvazione di questo nuovo insieme di regole è un chiaro impegno per lo sviluppo del settore a vantaggio di tutti», conferma l'Associazione.
La palla ora passa ai sindacati: «Una loro decisione negativa colpirebbe duramente il settore in un momento difficile», spiega Thomas Iten, presidente centrale di ASFMS, «senza un contratto, all'intero settore mancheranno milioni di franchi ogni anno, somme che investiamo nella formazione continua dei falegnami, così - ha aggiunto - si aprono le porte alla concorrenza di oltre confine».